RadiciGroup, ricavi a 1,1 miliardi: più 10%

Investimenti per 50 milioni su chimica, plastica e fibre. Annunciato un piano pluriennale sulla formazione e a febbraio l'avvio della produzione in Cina. Allo studio acquisizioni nella plastica in Europa

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24/12/2006
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Arriverà a 1.142 milioni di euro il fatturato 2006 del RadiciGroup, il 4,9% in più rispetto ai 1.089 milioni del 2005 che includevano però anche il tappetificio belga Ralux ceduto in estate. A parità di perimetro la crescita è del 10% e si affianca ad un aumento del 37% del margine operativo lordo a 98,9 milioni, con un reddito operativo di 30,7 milioni.
Lo hanno annunciato il presidente Angelo Radici e il vicepresidente Maurizio Radici alla quarta convention del gruppo, tenuta a Gandino sotto lo slogan «People make the difference» («Le persone fanno la differenza»). «Ne siamo convinti - spiega Angelo Radici, riferendosi al titolo della convention - tanto che investiremo molto sul capitale intangibile. Abbiamo varato un piano di tre anni sulla formazione culturale delle persone che lavorano nel gruppo perché le macchine sono importanti, ma più importanti sono le persone che le fanno funzionare».
Intanto, dopo un 2005 «con non molte soddisfazioni», il 2006 ha presentato «un cambiamento di rotta che potrebbe essere il trampolino di lancio per il 2007».
«Bisogna vedere se la ripresa del mercato sarà confermata, ma siamo fiduciosi - continua Angelo Radici -. Nel 2006 è migliorato il margine operativo lordo, al 9% del fatturato, e siamo relativamente soddisfatti; puntiamo nel 2007 a un ulteriore leggero miglioramento di ricavi e margine».
«Le quote del fatturato 2006 - ha dichiarato Maurizio Radici - sono legate per il 50,5% alle fibre sintetiche, per il 27,1% alla chimica, per l'11,1% alle materie plastiche, per il 6,7% all'energia e per il 4,6% al tessile. La chimica e la plastica sono sempre più il core business, con quote di anno in anno maggiori, a fronte di una stabilità nelle fibre sintetiche».
Dimezzato è invece il peso sui ricavi della divisione tessile (il 10% nel 2005), anche a seguito della cessione Ralux: le perdite della divisione e in quella del filo elastico Spandex sono peraltro state ridotte.
«La strategia di fondo in una prospettiva di medio-lungo periodo - ha proseguito Angelo Radici - è focalizzarsi sempre più nel core business della filiera della poliammide («nylon») e delle sue applicazioni. L'obiettivo per il 2010 è portare il fatturato di chimica e plastica oltre il 50% del totale di gruppo, ma resterà importante il settore fibre, perché le sinergie ci sono se restiamo presenti su tutta la filiera. La diversificazione casuale, senza obiettivi chiari, rischia solo di portare allo spreco di risorse. Il nostro obiettivo non è tagliare semplicemente i costi, ma liberare risorse da investire nei settori in cui possiamo svilupparci e competere a livello globale».
I princìpi del gruppo si dirigono quindi su dismissione delle business units con basso potenziale e bassa redditività, investimenti in nuovi prodotti e focalizzazione in nicchie di mercato ad alto valore aggiunto.
A sostegno è previsto un piano di investimenti 2007 da 50 milioni di euro che toccherà chimica, plastica e fibre (in particolare nello stabilimento Yarnea in Romania), per aumento di capacità produttiva e sviluppo di prodotti a maggior valore aggiunto.
Alcuni appuntamenti sono già fissati. A gennaio sarà inaugurato in Germania l'ampliamento dell'impianto di Zeitz per un intermedio dell'acido adipico, propedeutico all'ampliamento della capacità produttiva dell'acido adipico stesso previsto nel 2007.
Nel compound a febbraio in Cina sarà avviata la produzione della «Radici Plastics (Suzhou)» in Cina, a 50-60 chilometri ad ovest di Shanghai, con l'obiettivo per il primo anno di 2.500 tonnellate di produzione con una prima linea e di altri 1.500 con una seconda che sarà avviata in seguito, a fronte di un organico di una ventina di persone. «Inizialmente pensavamo di trovare un partner, poi abbiamo deciso di fare tutto per conto nostro» - spiega Angelo Radici.
La strada del partner invece è stata presa in India, dove è stata stretta una joint-venture con Modi. «Abbiamo tenuto il primo Cda pochi giorni fa - annuncia Radici -. L'attività è partita sul piano commerciale: è prevista la possibilità di un avvio di produzione locale, ma non è ancora stata presa una decisione. Potrebbe essere tra fine 2007 e inizio 2008».
Accantonato è l'acquisto di Nylstar («Non è in progetto: stiamo alla finestra» - commenta Angelo Radici), ma non compresa nel piano c'è la possibilità di acquisizioni o joint-venture nel settore plastica. «Stiamo vagliando opportunità in Europa occidentale - annuncia Angelo Radici -: potrebbe esserci qualcosa nel corso del 2007».

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