Gandino ospita in questi giorni la mostra «Un burattino di solidarietà» dedicata alla figura di Pinocchio, ma pensata con lo sguardo ai bambini indiani. Si tratta di un'iniziativa organizzata dall'associazione «Aiutiamo i fratelli poveri e lebbrosi», nata in questi anni a Gandino e cresciuta grazie all'esperienza dei coniugi Onorino e Liliana Bertocchi di Peia, che da tanti anni si prodigano per i poveri.
I Bertocchi hanno iniziato la loro esperienza in India, dove hanno conosciuto Madre Teresa di Calcutta e dove hanno promosso decine di interventi mirati: basti ricordare la realizzazione di un panificio-scuola a Secunderabad, le abitazioni per i malati di lebbra in varie regioni, le adozioni a distanza di centinaia di bambini, l'acquisto di barche da pesca dopo lo Tsunami, la costruzione di un piccolo ospedale-dispensario a Nochiodaipatti.
La mostra vuole mettere in evidenza tutti questi interventi e le situazioni di bisogno dei più disagiati, attraverso un percorso espositivo particolare che, grazie al burattino di Collodi, risulta particolarmente interessante anche per i ragazzi. Non a caso uno dei momenti più significativi della mostra aperta fino al giorno di Natale nella sala civica di piazza Vittorio Veneto è rappresentato dalla raccolta di disegni incentrati sul personaggio di Pinocchio e realizzati dai ragazzi di strada del centro Don Bosco Navajeevan di Secunderabad e dal Leprosy centre di Nalgonda. La collezione comprende Pinocchi in legno e gomma, dischi musicali, fiabe sonore, Dvd, figurine e vari libri. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 18.