Sabato ricorrono i cent'anni: si inaugura il quadrato in erba sintetica
Sabato l'oratorio di Gandino festeggia i cento anni di vita. La data è praticamente certa, anche se per la struttura dedicata al Sacro Cuore gli archivi offrono elementi discordanti. È curioso notare infatti che il libro Cronicon presente nell'archivio parrocchiale riporta per esempio la data del 10 dicembre. Si tratta probabilmente di un refuso in quanto altri documenti certificano invece la data del 2 dicembre, prima fra tutti la «vacchetta», il registro delle Messe celebrate in basilica, così comunemente chiamato per il pellame che ne rivestiva la copertina. In esso si conferma il fatto che il 2 dicembre 1906 celebrò la Messa in basilica il vescovo di Bergamo Radini Tedeschi, sicuramente presente all'inaugurazione.
«Secunda die Visitationis P.» è l'iscrizione vicina alla firma, che certifica che in quei giorni era in corso la visita pastorale. Al contrario non esistono prove di una celebrazione del vescovo il giorno 10 dicembre, tanto meno in oratorio, visto che la chiesa dell'oratorio fu realizzata soltanto fra il 1910 e il 1911. L'avventura di questi 100 anni partì nel 1904 da don Giovanni Bonzi, allora vicario parrocchiale, che propose a monsignor Andrea Alberti, prevosto, di realizzare la nuova opera. Alcuni documenti parlano di «ricreatorio», come per esempio il documento che consentiva di aprire l'accesso sull'attuale via San Giovanni Bosco.
La prima pietra fu benedetta il 25 marzo 1905 da monsignor Signori, vicario generale del vescovo. In quell'occasione fu organizzata la prima pesca di beneficenza. Attraverso le annotazioni si risale all'impresa esecutrice (fratelli Giudici) e al decoratore delle tele del teatro, il pittore Giuseppe Rota di Bergamo. In occasione dell'inaugurazione la superficie fabbricata raggiungeva la ragguardevole misura, per quei tempi, di mille metri quadrati. A donare il terreno alla parrocchia per la costruzione dell'oratorio furono le sorelle Maria e Rosa Caccia, note a Gandino come le «sciure Elie». Nel corso degli anni la struttura è stata modificata e ampliata, con lavori particolarmente rilevanti nel 1956.
Nel 2000 un fatto eclatante che ha cambiato il corso di questa storia: l'incendio del 29 febbraio, che ha distrutto il cineteatro Loverini e danneggiato irreparabilmente buona parte della struttura. Il progetto di ricostruzione (oltre 3.800.000 euro di lavori) ripropone nelle linee essenziali l'impianto precedente, ma prevede elementi tecnologici e funzionali di particolare rilievo.
In occasione dei festeggiamenti di sabato ci sarà una prima significativa inaugurazione: nei giorni scorsi è stata completata la posa del manto sintetico del campo di calcio. Per la ricostruzione l'intera comunità guidata dal prevosto don Emilio Zanoli si è mobilitata con slanci generosi e attività diverse. Una commissione è inoltre al lavoro per predisporre e coordinare tutte le iniziative dedicate al Centenario e soprattutto all'inaugurazione della nuova struttura.
«Secunda die Visitationis P.» è l'iscrizione vicina alla firma, che certifica che in quei giorni era in corso la visita pastorale. Al contrario non esistono prove di una celebrazione del vescovo il giorno 10 dicembre, tanto meno in oratorio, visto che la chiesa dell'oratorio fu realizzata soltanto fra il 1910 e il 1911. L'avventura di questi 100 anni partì nel 1904 da don Giovanni Bonzi, allora vicario parrocchiale, che propose a monsignor Andrea Alberti, prevosto, di realizzare la nuova opera. Alcuni documenti parlano di «ricreatorio», come per esempio il documento che consentiva di aprire l'accesso sull'attuale via San Giovanni Bosco.
La prima pietra fu benedetta il 25 marzo 1905 da monsignor Signori, vicario generale del vescovo. In quell'occasione fu organizzata la prima pesca di beneficenza. Attraverso le annotazioni si risale all'impresa esecutrice (fratelli Giudici) e al decoratore delle tele del teatro, il pittore Giuseppe Rota di Bergamo. In occasione dell'inaugurazione la superficie fabbricata raggiungeva la ragguardevole misura, per quei tempi, di mille metri quadrati. A donare il terreno alla parrocchia per la costruzione dell'oratorio furono le sorelle Maria e Rosa Caccia, note a Gandino come le «sciure Elie». Nel corso degli anni la struttura è stata modificata e ampliata, con lavori particolarmente rilevanti nel 1956.
Nel 2000 un fatto eclatante che ha cambiato il corso di questa storia: l'incendio del 29 febbraio, che ha distrutto il cineteatro Loverini e danneggiato irreparabilmente buona parte della struttura. Il progetto di ricostruzione (oltre 3.800.000 euro di lavori) ripropone nelle linee essenziali l'impianto precedente, ma prevede elementi tecnologici e funzionali di particolare rilievo.
In occasione dei festeggiamenti di sabato ci sarà una prima significativa inaugurazione: nei giorni scorsi è stata completata la posa del manto sintetico del campo di calcio. Per la ricostruzione l'intera comunità guidata dal prevosto don Emilio Zanoli si è mobilitata con slanci generosi e attività diverse. Una commissione è inoltre al lavoro per predisporre e coordinare tutte le iniziative dedicate al Centenario e soprattutto all'inaugurazione della nuova struttura.
Data di inserimento:
01-12-2006