Un incendio divampato ieri attorno alle 11,40 ha devastato un appartamento in via Besnigo 2, nel centro storico di Barzizza, frazione di Gandino. Il fuoco, sviluppatosi per cause ancora in via di accertamento (l'ipotesi più probabile è quella di un cortocircuito), ha distrutto il bilocale al primo piano dell'edificio e abitato da Tuin Malhas, 35 anni, di origine turca ma cittadino italiano, residente a Barzizza da una dozzina di anni e impiegato in una ditta di Leffe, dove si trovava al momento in cui si è verificato l'incendio.
«Ero nei pressi della casa – ha raccontato Giuliano Cerri, abitante della stessa contrada – e ho sentito il rumore dei vetri che andavano in frantumi per il calore, poi ho visto il fumo uscire dalla finestra e ho dato l'allarme».
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Gazzaniga e Clusone, i carabinieri di Gandino e un agente della polizia locale. I pompieri hanno fatto uso di bombole e maschere antigas per entrare nell'appartamento, hanno dovuto svuotare il bilocale (soggiorno più cucina e servizi) dal materiale cartaceo e di plastica che si trovava all'interno e che, bruciando, creava una grande quantità di fumo. Mobili e arredi sono finiti, attraverso una finestra, nel sottostante cortile, sempre per mano dei vigili del fuoco, che avevano bisogno di sgomberare quanto più possibile ogni spazio per procedere con le operazioni.
Gli operai dell'Enel hanno provveduto a disattivare l'impianto elettrico mentre i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza una bombola di gas che si trovava nel terrazzino e che avrebbe potuto costituire un pericolo se raggiunta dalle fiamme. L'appartamento è stato giudicato inagibile e il suo inquilino troverà ospitalità in una famiglia amica della madre, scomparsa non più tardi di tre settimane fa.
«Ero nei pressi della casa – ha raccontato Giuliano Cerri, abitante della stessa contrada – e ho sentito il rumore dei vetri che andavano in frantumi per il calore, poi ho visto il fumo uscire dalla finestra e ho dato l'allarme».
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Gazzaniga e Clusone, i carabinieri di Gandino e un agente della polizia locale. I pompieri hanno fatto uso di bombole e maschere antigas per entrare nell'appartamento, hanno dovuto svuotare il bilocale (soggiorno più cucina e servizi) dal materiale cartaceo e di plastica che si trovava all'interno e che, bruciando, creava una grande quantità di fumo. Mobili e arredi sono finiti, attraverso una finestra, nel sottostante cortile, sempre per mano dei vigili del fuoco, che avevano bisogno di sgomberare quanto più possibile ogni spazio per procedere con le operazioni.
Gli operai dell'Enel hanno provveduto a disattivare l'impianto elettrico mentre i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza una bombola di gas che si trovava nel terrazzino e che avrebbe potuto costituire un pericolo se raggiunta dalle fiamme. L'appartamento è stato giudicato inagibile e il suo inquilino troverà ospitalità in una famiglia amica della madre, scomparsa non più tardi di tre settimane fa.
Data di inserimento:
17-10-2006