Caravaggio: 3
Reti: 30' Vigani, 39' e 17' st Panfilo (rigore), 41' st Crea.
Gandinese: Claris 6, Alberti 6, Gualdi 6, G. Morstabilini 6 (31' st Masserini sv), Salvi 5,5, Vavassori 6, Baratelli 6,5 (38' st Botta sv), Picinali 5,5, Vigani 6,5 (30' st Verzeroli sv), Piletti 6, Spreafico 6. All. Ferraris.
Caravaggio: Macchi 7, Al. Carminati 5,5 (38' pt Spiranelli 6,5), An. Carminati 6, Sassi 6 (38' pt Resmini 6), Brivio 6,5, Giacomini 6,5, Crea 7, Nolli 6, Panfilo 6,5, Fratelli 6 (40' st Vailati, sv), Galghi 6,5. All. Aresi.
Arbitro: Rizzo di Monza.
A parlare di Gandinese-Caravaggio vengono in mente quegli incontri di boxe che alla prima ripresa ti paiono troppo poco equilibrati per essere veri, quelli in cui pensi già in anticipo come finirà, quelli in cui tutto sa di conto alla rovescia per chi, pronti via, è messo là, alle corde. Così come nella boxe, nel calcio però, quando l'avversario ti concede il fianco, lo devi colpire e mettere al tappeto se ne hai la possibilità. Perché, altrimenti, il rischio è che quello si rialzi e ti faccia pagare tutto quanto con gli interessi. E dopo un po', al tappeto, senza capire come e perché, ci finisci tu. Dubbi sul parallelismo pugilato-calcio? Per conferme chiedere alla Gandinese di Ferraris che, contro il Caravaggio, ha subito la prima sconfitta della sua stagione secondo il copione descritto sopra: non colpendo quando avrebbe dovuto in un primo tempo in cui ha avuto a disposizione una mezza dozzina di palle gol, favorendo automaticamente il ritorno in partita di un Caravaggio inizialmente barcollante, ma che, dopo essere stato bravo a stringere i denti quando doveva, ha finito per vincere alla distanza la partita. All'inizio la Gandinese ha creato palle gol in quantità industriale. Con Spreafico (3' e 4') che prima si vedeva mettere in corner da Macchi un tentativo da destra e poi metteva di persona a lato da buona posizione. Una manciata di minuti prima che lo stesso Macchi salvasse in serie e sempre con i piedi su Vigani e Piletti. Con il portierone ospite ancora protagonista ai minuti 15' e 21', bravo ad opporsi ai tentativi del solito Vigani. Sull'altro fronte è firmato da Nolli, conclusione alta di poco (28'), il primo segnale di vita offensivo. Due giri di orologio prima del vantaggio rossonero: cambio campo di Piccinali, incertezza difensiva sul da farsi e inserimento di Baratelli con assist volante per Vigani che fa l'uno a zero. Una scossa per il Caravaggio che si risveglia e al primo tiro in porta pareggia: fallo su Crea al limite, punizione di Panfilo che supera barriera e Claris per l'uno a uno. Non va giù l'idea di andare al riposo in parità alla Gandinese che, prima del tè con Piletti (39') e Spreafico (45') va altre due volte vicino al raddoppio. Ma le occasioni non si concretizzano e, nella ripresa, la musica cambia. Per un quarto d'ora i rossoneri tentano di fare la partita ma il Caravaggio si è riorganizzato e pare avere più gamba. Tanto da andare, al 17', addirittura in gol: contatto Galghi-Salvi in area, rigore con Panfilo a siglare l'1 a 2 e la quinta rete personale stagionale. Da qui alla fine il copione è a senso unico: la Gandinese ci prova ma non ne ha più, il Caravaggio si difende e se può cerca di far male. Tanto da sfiorare per tre volte la rete di quell'1-3, realizzata poi da Crea con un pallonetto da distanza siderale.