Barzizza: cumuli di oltre un metro Polemica sulla pulizia dei tombini
Case allagate e circondate da mucchi di grandine, acqua anche all'interno della chiesa parrocchiale: all'indomani del nubifragio che lunedì sera ha colpito la frazione Barzizza di Gandino, ieri la gente, di buon'ora, era impegnata a sgomberare i cumuli di grandine dai giardini, dai cortili e lungo le strade ma penetrati anche negli scantinati, nei garage e addirittura nelle stanze e nei servizi. Scope, palette e pattumiere alla mano, ognuno ha fatto la sua parte contribuendo a rimettere ordine nel «salotto buono» del paese dopo la burrasca.
Quello che è accaduto attorno alle 20 dell'altro ieri ha sorpreso un po' tutti gli abitanti della frazione posta alle pendici del Farno, che ricordano un episodio simile solo risalendo al 1998. «Sembrava un temporale come tanti altri - ha detto Mariangela Masserini la cui abitazione, che per fortuna non ha subito danni, si affaccia su piazza Duca d'Aosta, epicentro della tromba d'aria - ma poi è iniziato a grandinare e non ha smesso per mezz'ora». Sul centro abitato si è accumulata tanta grandine da richiamare alla mente di tutti una nevicata fuori stagione.
La violenza del fortunale si è scaricata nel centro storico dove si è registrato il maggior accumulo di grandine. Particolarmente prese di mira due abitazioni di vicolo Sorta, abitate dalle famiglie Servalli-Ongaro e Castelli i cui componenti ieri mattina erano ancora impegnati a spalare la massa trasportata dall'acqua e accumulatasi nel cortile e dentro i locali della casa. «Il paese non ha fognature adeguate - si lamentavano i primi - e ogni volta siamo alle solite. Anche in passato ci siamo rivolti al Comune senza ottenere nulla».
Altra zona disastrata quella di via Albarotti dove l'acqua incanalata nel sottosuolo ha fatto saltare un tratto di sede stradale. Poco lontano, in via Monte Grappa, il cumulo di grandine trasportato dal flusso inarrestabile dell'acqua piovana proveniente dalla valletta di San Lorenzo, ha fatto irruzione nell'androne della famiglia Genuizzi (i proprietari, vista la situazione, hanno pensato bene di spalancare il portone che altrimenti sarebbe stato scardinato), si è incanalato in una rampa di scale e si è scaricato nel prato sottostante dove si è accumulato oltre un metro di chicchi ghiacciati. Un ramo del fiume di acqua, fango e grandine ha trovato la via della cantina che è stata trasformata in una ghiacciaia, un altro ha proseguito la sua corsa e, attraverso un finestrino, ha invaso le stanze e la taverna della casa sottostante.
«Il problema - ha sottolineato uno dei componenti la famiglia Genuizzi che fa parte anche della consulta comunale di Barzizza - è la mancata manutenzione delle griglie che, in caso di forti temporali, si intasano subito e l'acqua scorre incontrollata in superficie». Per il Comune ha risposto il consigliere Leonardo Motta, già assessore a Gandino, che lunedì sera è accorso a Barzizza insieme ai carabinieri di Gandino: «La grandine ha coperto le griglie e quindi l'acqua non ha potuto essere assorbita e ha invaso la superficie. Devo dire però che la manutenzione delle griglie in via Albarotti è di competenza del Consorzio depurazione della Valgandino: non sempre vengono ben ripulite. Mentre nelle vie laterali private di griglie non ce n'è». Sulla questione fognature il consigliere Motta ha dichiarato che in questo caso non c'entrano i problemi legati allo smaltimento dei liquami.
Intanto, sempre in questa zona, l'acqua scesa dalla strada che sale al Farno, è anche filtrata nella chiesa parrocchiale mobilitando gli abitanti della zona accorsi a rimettere ordine e a fare pulizia. «Si è creato un gorgo - ha spiegato il parroco don Guido Sibella - che ha spinto l'acqua sotto la vecchia porta laterale facendola penetrare all'interno. La gente è stata ammirevole e alle 23 tutto era nuovamente a posto e in ordine».
In soccorso agli abitanti di Barzizza sono intervenuti i vigili del fuoco di Gazzaniga. «I pompieri - ha detto uno dei residenti - si sono adoperati in modo esemplare in tutte le situazioni difficili». Le squadre sono rimaste impegnate, lunedì, fin dopo la mezzanotte.
A causa del forte temporale dell'altra sera, si è aperta una voragine sulla strada provinciale per Leffe . In attesa degli interventi di sistemazione, il tratto è stato transennato.
Quello che è accaduto attorno alle 20 dell'altro ieri ha sorpreso un po' tutti gli abitanti della frazione posta alle pendici del Farno, che ricordano un episodio simile solo risalendo al 1998. «Sembrava un temporale come tanti altri - ha detto Mariangela Masserini la cui abitazione, che per fortuna non ha subito danni, si affaccia su piazza Duca d'Aosta, epicentro della tromba d'aria - ma poi è iniziato a grandinare e non ha smesso per mezz'ora». Sul centro abitato si è accumulata tanta grandine da richiamare alla mente di tutti una nevicata fuori stagione.
La violenza del fortunale si è scaricata nel centro storico dove si è registrato il maggior accumulo di grandine. Particolarmente prese di mira due abitazioni di vicolo Sorta, abitate dalle famiglie Servalli-Ongaro e Castelli i cui componenti ieri mattina erano ancora impegnati a spalare la massa trasportata dall'acqua e accumulatasi nel cortile e dentro i locali della casa. «Il paese non ha fognature adeguate - si lamentavano i primi - e ogni volta siamo alle solite. Anche in passato ci siamo rivolti al Comune senza ottenere nulla».
Altra zona disastrata quella di via Albarotti dove l'acqua incanalata nel sottosuolo ha fatto saltare un tratto di sede stradale. Poco lontano, in via Monte Grappa, il cumulo di grandine trasportato dal flusso inarrestabile dell'acqua piovana proveniente dalla valletta di San Lorenzo, ha fatto irruzione nell'androne della famiglia Genuizzi (i proprietari, vista la situazione, hanno pensato bene di spalancare il portone che altrimenti sarebbe stato scardinato), si è incanalato in una rampa di scale e si è scaricato nel prato sottostante dove si è accumulato oltre un metro di chicchi ghiacciati. Un ramo del fiume di acqua, fango e grandine ha trovato la via della cantina che è stata trasformata in una ghiacciaia, un altro ha proseguito la sua corsa e, attraverso un finestrino, ha invaso le stanze e la taverna della casa sottostante.
«Il problema - ha sottolineato uno dei componenti la famiglia Genuizzi che fa parte anche della consulta comunale di Barzizza - è la mancata manutenzione delle griglie che, in caso di forti temporali, si intasano subito e l'acqua scorre incontrollata in superficie». Per il Comune ha risposto il consigliere Leonardo Motta, già assessore a Gandino, che lunedì sera è accorso a Barzizza insieme ai carabinieri di Gandino: «La grandine ha coperto le griglie e quindi l'acqua non ha potuto essere assorbita e ha invaso la superficie. Devo dire però che la manutenzione delle griglie in via Albarotti è di competenza del Consorzio depurazione della Valgandino: non sempre vengono ben ripulite. Mentre nelle vie laterali private di griglie non ce n'è». Sulla questione fognature il consigliere Motta ha dichiarato che in questo caso non c'entrano i problemi legati allo smaltimento dei liquami.
Intanto, sempre in questa zona, l'acqua scesa dalla strada che sale al Farno, è anche filtrata nella chiesa parrocchiale mobilitando gli abitanti della zona accorsi a rimettere ordine e a fare pulizia. «Si è creato un gorgo - ha spiegato il parroco don Guido Sibella - che ha spinto l'acqua sotto la vecchia porta laterale facendola penetrare all'interno. La gente è stata ammirevole e alle 23 tutto era nuovamente a posto e in ordine».
In soccorso agli abitanti di Barzizza sono intervenuti i vigili del fuoco di Gazzaniga. «I pompieri - ha detto uno dei residenti - si sono adoperati in modo esemplare in tutte le situazioni difficili». Le squadre sono rimaste impegnate, lunedì, fin dopo la mezzanotte.
A causa del forte temporale dell'altra sera, si è aperta una voragine sulla strada provinciale per Leffe . In attesa degli interventi di sistemazione, il tratto è stato transennato.
Data di inserimento:
05-07-2006