Gandino si conferma a pieno titolo punto di riferimento in Italia per gli sport giovani e alternativi. Il «top», per dirla all'arrampicatore, è stato raggiunto ancora una volta grazie alla Coppa Italia di boulder, andata in scena sabato e domenica scorsi sulle pareti del parcheggio coperto di piazza XXV Aprile, in pieno centro storico.
L'intraprendenza e la passione dei giovani del gruppo Koren hanno creato in questi anni a Gandino un'esperienza singolare e unica a livello federale, seguita con interesse dagli esperti della Fasi, Federazione arrampicata sportiva italiana, che conta ormai oltre 6.000 iscritti.
Il boulder identifica l'arrampicare senza la sicurezza della corda, utilizzando dei grandi materassi posti a protezione alla base della parete, attrezzata con vari blocchi. Davvero spettacolari alcune esibizioni e le soluzioni ai vari «problemi» (così vengono definite in gergo le prove da superare) proposte dagli atleti hanno riscosso applausi a scena aperta da parte del pubblico numeroso. Nella prova maschile (59 i concorrenti in gara) si è imposto Lucas Preti dell'Xfighter team di Vicenza che ha preceduto nell'ordine Gabriele Moroni del Bside di Torino, Luca Giupponi delle Fiamme oro e Francesco Spadea del Monticolo climbing team di Brescia. Di grande rilievo il quinto posto di Alberto Milani, portacolori del gruppo organizzatore Koren Gandino. Preti fra l'altro ha bissato il successo già ottenuto nell'edizione 2004.
In campo femminile (22 atlete) strepitosa la prova di Stefania De Grandi (unica a superare il blocco quattro che pareva invincibile) che ha agguantato il successo all'ultimo top. La portacolori del Plastic rock di Rovereto (vincitrice a Gandino nel 2004) ha preceduto Sara Morandi (Arco climbing), Irene Bariani (Bside Torino) e Elena Chiappa (Skandere Cuneo).
Le premiazioni si sono svolte alla presenza del sindaco di Gandino Gustavo Maccari che ha ringraziato i giovani organizzatori per gli sforzi profusi a favore dello sport e del paese. I commenti positivi si sprecano anche sul blog attivato nel sito www.koren.it. E i ragazzi guidati da Davide Rottigni già pensano all'edizione 2007.
L'intraprendenza e la passione dei giovani del gruppo Koren hanno creato in questi anni a Gandino un'esperienza singolare e unica a livello federale, seguita con interesse dagli esperti della Fasi, Federazione arrampicata sportiva italiana, che conta ormai oltre 6.000 iscritti.
Il boulder identifica l'arrampicare senza la sicurezza della corda, utilizzando dei grandi materassi posti a protezione alla base della parete, attrezzata con vari blocchi. Davvero spettacolari alcune esibizioni e le soluzioni ai vari «problemi» (così vengono definite in gergo le prove da superare) proposte dagli atleti hanno riscosso applausi a scena aperta da parte del pubblico numeroso. Nella prova maschile (59 i concorrenti in gara) si è imposto Lucas Preti dell'Xfighter team di Vicenza che ha preceduto nell'ordine Gabriele Moroni del Bside di Torino, Luca Giupponi delle Fiamme oro e Francesco Spadea del Monticolo climbing team di Brescia. Di grande rilievo il quinto posto di Alberto Milani, portacolori del gruppo organizzatore Koren Gandino. Preti fra l'altro ha bissato il successo già ottenuto nell'edizione 2004.
In campo femminile (22 atlete) strepitosa la prova di Stefania De Grandi (unica a superare il blocco quattro che pareva invincibile) che ha agguantato il successo all'ultimo top. La portacolori del Plastic rock di Rovereto (vincitrice a Gandino nel 2004) ha preceduto Sara Morandi (Arco climbing), Irene Bariani (Bside Torino) e Elena Chiappa (Skandere Cuneo).
Le premiazioni si sono svolte alla presenza del sindaco di Gandino Gustavo Maccari che ha ringraziato i giovani organizzatori per gli sforzi profusi a favore dello sport e del paese. I commenti positivi si sprecano anche sul blog attivato nel sito www.koren.it. E i ragazzi guidati da Davide Rottigni già pensano all'edizione 2007.
Data di inserimento:
27-05-2006