Crisi del meccanotessile, una ventina di esuberi alla Panter

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Data pubblicazione: 

15/04/2006
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Aria di crisi alla Panter Srl di Gandino, la società meccanotessile che ieri mattina ha convocato i sindacati presentando un piano che contempla una ventina di esuberi tra gli 83 dipendenti attualmente in organico. La proprietà ha motivato questa decisione a causa delle gravi difficoltà che incontra il settore, presentando un progetto strategico che tende a riposizionarsi su alcuni mercati.
«L'idea di partenza dell'azienda - spiegano i sindacati - era quella di presentare la richiesta di mobilità per un numero di dipendenti che non è stato ancora ufficializzato, ma che dovrebbe riguardare tra le 20 e le 25 persone». Intanto per le prossime due settimane è già stata chiesta la Cassa integrazione ordinaria: per i primi 7 giorni interesserà metà del personale, mentre per i 7 successivi coinvolgerà l'intero organico. Il sindacato ha cercato di far leva sulle potenzialità del piano strategico presentato dall'azienda per farla soprassedere, almeno per il momento, dall'opzione mobilità. «Abbiamo ragionato insieme alla direzione - spiega Severino Masserini della Fiom Cgil - perché ci sembrava importante capire come si svilupperà questo nuovo corso di Panter. Se infatti il prossimo anno porterà dei concreti progressi sul fronte commerciale, potrebbe non essere più necessario ricorrere alla mobilità. Così abbiamo chiesto che venga inoltrata la richiesta per la Cassa integrazione straordinaria di un anno: al termine ci potremo ritrovare per fare il punto della situazione e capire che margini ci sono». A questa richiesta la proprietà non ha risposto immediatamente, riservandosi una settimana per fare le sue valutazioni: «L'impegno - precisano i sindacati - è quello di rivederci venerdì 21 aprile: a quel punto l'azienda scioglierà le sue riserve e sapremo quale sarà il futuro di Panter». Anche per questo motivo, nell'assemblea che si è tenuta ieri pomeriggio, si è vissuto tra i lavoratori un clima di attesa che non è sfociato per ora in nessuna rivendicazione particolare, proprio perché tutti attendono il pronunciamento definitivo tra una settimana.
Qualora venisse accettata, la Cassa straordinaria permetterebbe anche di gestire meglio gli esuberi: «Sappiamo - precisa Masserini - che su questa ventina di esuberi, alcuni potrebbero essere poi ricollocati in azienda o all'esterno presso società interessate, mentre un paio hanno un'età per cui sarà possibile un accompagnamento alla pensione. Abbiamo anche chiesto che, se il loro numero si ridurrà, l'azienda faccia uno sforzo economico per incentivare all'esodo alcune unità. Purtroppo per quegli esuberi, circa 6-7 persone, che non fanno parte del comparto produttivo, ma sono impiegati, il timore è che non ci siano molti margini di manovra. Vedremo quali saranno i prossimi sviluppi».
Panter è nata a Gandino nel 1993: in questi 13 anni ha vissuto un notevole sviluppo, legato all'innovazione di alcuni suoi prodotti, come la «E5X», macchina per tessere a pinza che ha avuto commesse importanti a livello internazionale. Proprio all'estero si giocherà la partita del rilancio: «Panter ci ha comunicato - spiega Masserini - che intende puntare meno su alcuni mercati, come Egitto e Pakistan, per concentrare i suoi sforzi sull'Europa, Italia, Spagna e Portogallo innanzitutto, mantenendo un forte presidio in Brasile, Turchia, India e Cina».

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