Salvatoni, titolo mondiale a 40 anni

Sci, il portacolori del Radici Group ha vinto la Coppa del mondo Master A2 Per il gandinese sette vittorie in sette gare, domenica l'epilogo a Courmayeur

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05/04/2006
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Il record di Rocca e delle sue cinque vittorie filate? Si può fare di più e meglio. Chiedetelo a Corrado Salvatoni che, domenica prossima, a Courmayeur, stringerà tra le mani la Coppa del mondo Master A2, l'ambitissimo globo di cristallo (in tutto e per tutto simile a quello che finirà nella bacheca dei trofei di Benjamin Raich e Janica Kostelic).
Se Giorgione Rocca ha infilato cinque primi posti consecutivi entusiasmando i suoi fans, Salvatoni, (alfiere del Radici Group) è riuscito nell'impresa di centrare sette vittorie una via l'altra che, in ragione del punteggio, gli hanno consentito di ipotecare senza troppi patemi d'animo la Coppa del mondo assoluta.
«È la prima volta che un atleta bergamasco ottiene questo risultato - rivela - e per me e un motivo di grande soddisfazione diventare campione del mondo a 40 anni». Classe 1966, da Gandino, sposato, due bambini, Salvatoni fino a 21 anni d'età ha seguito la più classica trafila dello sciatore di talento: dai circuiti provinciali, ad atleta del Comitato Alpi Centrali e poi del Centro sportivo esercito, fino al definitivo stop agonistico. Abbandonate le velleità di gloria, Salvatoni si è dedicato all'attività di allenatore in seno ai maggiori sodalizi orobici prima di scoprire, per merito di Enry Borsatti, una seconda vita da atleta di successo.
Perché, a dispetto di quello che sostiene De Coubertin, sarà importante partecipare, ma anche vincere. Nel circuito Master internazionale, Salvatoni ha trovato una dimensione appagante, piena di successi e soddisfazioni. «È un'esperienza davvero particolare, si viene a contatto con tanta gente e si stringono amicizie che vanno al di là dei campi da sci». E poi si vince. Grazie a quella polivalenza che aveva già caratterizzato i suoi inizi di carriera, Salvatoni si è imposto nelle gare di Coppa in tutte e tre le specialità: superG, gigante e slalom distanziando senza troppi problemi i diretti avversari, anche grazie a una grande continuità di rendimento. La sua bravura e anche quel pizzico di fortuna, che di solito audaces iuvat , gli ha fatto vincere le gare che contavano di più e cioè quelle sette discese, in cui salire sul gradino più alto del podio sarebbe stato fondamentale per raggranellare i punti necessari alla conquista della Coppa avvenuta, a rigor di matematica, già a metà febbraio.
Quello dei Master è un mondo nel quale, BergamoSci (ed in particolare i portacolori del Radici Group) raccolgono molte soddisfazioni. Oltre infatti a Salvatoni, sono ormai degli habitué del podio Enry Borsatti, argento ai recenti Mondiali, Angelo Radici e Curzio Castelli che, proprio nel prossimo weekend, si giocherà il tutto per tutto nella speranza di agguantare la Coppa del mondo nella categoria B1. Sportivamente parlando, lo sci sembra regalare a questi atleti evergreen un elisir di giovinezza e di successo. L'onda lunga della valanga orobica, quella dei Camozzi e dei Gerosa, non si è ancora esaurita.

Autore: 

Donatella Tiraboschi

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