Donati da monsignor Carnazzi. Tra i testi uno prezioso del '500
Il Museo della Basilica di Gandino si arricchisce di nove testi sacri antichi, donati da monsignor Giovanni Carnazzi, sacerdote gandinese già parroco della Cattedrale di Bergamo, prevosto di Martinengo e canonico emerito. Si tratta di quattro preziose Bibbie illustrate e cinque messali risalenti a varie epoche.
Un'importante donazione che arricchisce ulteriormente il patrimonio custodito nelle sale di via Loverini, un gesto che ha suscitato emozione e gratitudine, soprattutto in quanti si occupano del Museo e nel parroco, don Emilio Zanoli. Le Bibbie rappresentano certamente una rarità nel panorama bibliografico sacro poiché si tratta in buona parte di edizioni successive dello stesso testo e si possono così cogliere le evoluzioni tipografiche e iconografiche verificatesi durante i secoli. La più preziosa risale al Cinquecento, cui si aggiungono un esemplare secentesco e due settecenteschi. Tutte le Bibbie sono corredate di un amplissimo corredo iconografico realizzato con rare incisioni.
La seconda parte della donazione è costituita da cinque messali romani, tutti ben conservati e di splendida fattura. Il più antico, un vero gioiello nell'ambito dei messali a stampa, risale alla metà del '500. Interessante è anche un esemplare secentesco di produzione veneziana. Fu stampato durante il pontificato di Innocenzo XI, papa di origini gandinesi per parte materna.
Un'importante donazione che arricchisce ulteriormente il patrimonio custodito nelle sale di via Loverini, un gesto che ha suscitato emozione e gratitudine, soprattutto in quanti si occupano del Museo e nel parroco, don Emilio Zanoli. Le Bibbie rappresentano certamente una rarità nel panorama bibliografico sacro poiché si tratta in buona parte di edizioni successive dello stesso testo e si possono così cogliere le evoluzioni tipografiche e iconografiche verificatesi durante i secoli. La più preziosa risale al Cinquecento, cui si aggiungono un esemplare secentesco e due settecenteschi. Tutte le Bibbie sono corredate di un amplissimo corredo iconografico realizzato con rare incisioni.
La seconda parte della donazione è costituita da cinque messali romani, tutti ben conservati e di splendida fattura. Il più antico, un vero gioiello nell'ambito dei messali a stampa, risale alla metà del '500. Interessante è anche un esemplare secentesco di produzione veneziana. Fu stampato durante il pontificato di Innocenzo XI, papa di origini gandinesi per parte materna.
Data di inserimento:
08-02-2006