La Lega al prefetto: «Il sindaco ci vieta la raccolta firme»

La Lega al prefetto: «Il sindaco ci vieta la raccolta firme» - Replica dal Comune: «Vogliono farla durante il mercatino di Natale»A Gandino un duro botta e risposta tra la sezione del Carroccio e l’amministrazione comunale sui permessi

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08/12/2005
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La Lega all'attacco del sindaco di Gandino Gustavo Maccari che risponde per le rime. E adesso tocca al Prefetto di Bergamo.
Il primo a muoversi è stato l’ex sindaco Marco Ongaro, che ha scritto al prefetto per segnalare «il tentativo del sindaco di ostacolare i diritti politici previsti e tutelati dalla Costituzione Italiana e alla quale lo stesso sindaco di Gandino ha prestato giuramento di fedeltà e lealtà ». Secondo Ongaro il suo successore Gustavo Maccari «con fatue motivazioni di " …pace, armonia e serenità …" vuole negare ai militanti della Lega Nord Padania di esercitare un loro diritto: raccogliere firme». Le firme sono quelle per le proposte di legge di iniziativa popolare per «l'indizione di un referendum a tutela della sovranità nazionale » e «per l'indizione di un referendum sull'euro e sulla reintroduzione di una moneta nazionale».
Ongaro spiega: «circa dieci giorni fa abbiamo richiesto verbalmente alla Pro Gandino la possibilità di posizionare il nostro tradizionale gazebo per la raccolta in oggetto. Con vivo stupore sempre ieri abbiamo ricevuto una lettera del sindaco di Gandino che vieta la nostra iniziativa. Condanniamo fermamente il gesto incivile, perpetrato dal sindaco con questo assurdo ultimo documento, che, a Gandino, non consente ai nostri militanti di poter esercitare i diritti politici previsti e tutelati dalla Costituzione Italiana ». Ongaro si rivolge al prefetto «affinché venga ristabilita la legalità in questa parte di territorio della provincia bergamasca».
La risposta dell’amministrazione comunale arriva dal portavoce Giambattista Gherardi: «Non c'entra niente quello che Ongaro scrive. La verità è un'altra. Semplicemente l'11 dicembre a Gandino ci saranno i mercatini diNatale e in Piazza Vittorio Veneto ci sono i bambini e le bancarelle che occuperanno tutto. E la Lega cosa ha fatto? Ha chiesto proprio quel giorno per mettere il banco per la raccolta firme. Non c'entra niente il fatto che sia la Lega, potrebbe essere qualsiasi partito e avrebbe ricevuto comunque una risposta negativa, perché coi mercatini natalizi le iniziative politiche non devono c'entrare.
Penso che qualsiasi Comune nei nostri panni avrebbe fatto la stessa cosa».

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ar.ca.

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