Tessuti sacri In arrivo dodici esperti

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04/08/2005
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Il corso è fatto, finito, sperimentato. Manca giusto l'esame finale, dopo di che le sagrestie bergamasche potranno spalancare le porte, anzi gli armadi, ai 12 neo esperti in conservazione e manutenzione di paramenti sacri. Si è conclusa da qualche settimana l'ultima fase del corso dell'Enaip Lombardia, sostenuto dalla Curia vescovile e dalla Provincia di Bergamo, per il recupero dei tessuti e paramenti religiosi.
«Sono state formate 12 persone che ora sono in grado di effettuare operazioni di manutenzione ordinaria di manufatti tessili antichi - spiega don Diego Tiraboschi, direttore dell'Ufficio beni culturali della Curia -: dalla spolveratura al riordino e ricollocazione, secondo criteri di carattere conservativo e, nel caso di paramenti ecclesiastici, di carattere liturgico». Non veri e propri restauratori, ma figure in grado di rimettere a nuovo e in perfetto ordine le sagrestie, segnalando le eventuali situazioni di degrado per successivi interventi più specializzati.
«A Bergamo - sottolinea don Tiraboschi - non esiste nessun restauratore di tessuti antichi e sono pochissimi in Lombardia, a fronte di un patrimonio tessile sconfinato, che nelle sole chiese bergamasche conta 60 mila oggetti e manufatti». Risultato? «Un po' per la scarsa sensibilità, un po' per la difficoltà a trovare restauratori, molti manufatti tessili dal valore inestimabile vengono persi».
Il corso si è svolto nella sede dell'Enaip di via San Bernardino, per un totale di 500 ore di lezione: 160 di teoria, 140 di esercitazioni pratiche e 200 di stage nelle parrocchie di Alzano Maggiore, Gandino, Serina e Zogno. In quest'ultima, il lavoro verrà messo in mostra da sabato a mercoledì della prossima settimana, nelle sale a fianco della chiesa parrocchiale. E mentre il parroco don Angelo Vigani ribadisce la grande opportunità per le parrocchie di avere a disposizione personale specializzato, Annalisa Bombardieri, 23 anni di Treviolo, una delle neo esperte in tessuti riassume gli interventi effettuati: «Abbiamo censito tutti gli oggetti della sagrestia, rivestito i cassetti e dato l'antitarlo e riordinato le vesti e i paramenti soprattutto per ritardarne il degrado». Per informazioni, è possibile contattare l'Enaip (035.3232811) o l'ufficio Beni culturali della Curia (035.278239).

Autore: 

M. B.

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