Il 2 luglio l’inaugurazione
Sono ormai in dirittura d’arrivo i lavori relativi alla nuova Casa di Riposo e sabato 2 luglio alle ore 16.00 ci sarà l’atto ufficiale dell’inaugurazione.
Si tratta di un’opera di indubbia rilevanza (è prevista una capienza da ben 150 posti letto, superiore agli otto milioni di euro l’investimento) che propone prospettive nuove e stimolati per l’assistenza sanitaria agli anziani. Si tratta innanzitutto di un’istituzione, da centinaia di anni presente sul territorio, "sentita" e vissuta come la grande casa di tutti i gandinesi. Tutti i gandinesi si sentono partecipi di questa nuova realizzazione, anche in virtù della nuova personalità giuridica (Fondazione) acquisita lo scorso anno.
L’avvio del progetto negli anni ’90 e le sue fasi successive sono stati contrassegnati da diversi problemi, e in questi ultimi anni il Consiglio d’Amministrazione guidato dal dott. Giuseppe Mosconi ha dovuto affrontare scelte importanti e impegnative affinchè l’opera potesse giungere a compimento.
Nel 2001 la parte più recente della struttura esistente fu abbattuta per far posto a nuova ala completamente rinnovata. Nel 2002, al momento del cambio dei componenti il Consiglio d’Amministrazione, i momenti più difficili: il cantiere bloccato da perizie geologiche contrastanti e adeguamenti impiantistici particolarmente onerosi.
La "quadratura" economica dei costi non è stata semplice e sicuramente risulta impegnativa anche per la gestione economica futura della Fondazione, ma la spada di Damocle dell’eventuale perdita del finanziamento regionale qualora il progetto non fosse stato ultimato entro i tempi stabiliti ha imposto alcune scelte contingenti.
Non si è comunque intervenuti soltanto per "salvare il salvabile" e portare a termine l’opera, ma si è fatto in modo che all’impegno finanziario cui la Fondazione era sottoposta corrispondesse una nuova struttura in grado di offrire servizi adeguati ed essere sicuramente "competitiva".
"Limitarsi alla sola lungodegenza – afferma il dott. Mosconi - creerebbe difficoltà: numerose sono le residenze sul territorio e l’assistenza domiciliare dell’anziano viene incentivata dai vari enti territoriali. L’obiettivo è stato quindi integrare nella nuova Casa alcune strutture a ‘rilevante valenza sanitaria’ per dotarsi in futuro di reparti qualificati per la riabilitazione motoria, la cura dell’Alzheimer, l’assistenza al coma vigile. Strutture che possono interagire con il Sistema ospedaliero tradizionale e riportare a Gandino una struttura sanitaria qualificata.
Queste scelte danno prospettiva agli sforzi finanziari, che trovano appoggio futuro anche nella disponibilità dei locali attualmente occupati (annessi allo stupendo chiostro). La destinazione d’uso di questi locali deve ancora essere approfondita, ma è innegabile che essi rappresentano una risorsa primaria per consentire all’Ente di sostenere uno sforzo finanziario altrimenti improponibile".
Sabato 2 luglio alle ore 16.00 si terrà l’inaugurazione ufficiale della nuova Residenza Socio Assistita alla presenza delle massime autorità locali, provinciali e regionali.
La scheda
La fondazione dell’ "Ospitale Civile" di Gandino risale al 1640. Il suo nucleo è situato sull’area e nelle strutture dell’Antico Monastero francescano. E’ stata eretta Ente Morale nel 1873. Ha ospitato sino agli anni ’70 attività di carattere ospedaliero. Sino alla fine degli anni ’60 è stato attivo il reparto di maternità. Sino alla prima metà degli anni ’70 è stata Centro di Riabilitazione diretto dal dott. Fumagalli, sul tipo delle strutture di Sondalo e Groppino.
Per adeguarsi alle nuove direttive regionali degli anni ’70 è poi passata alla denominazione di Infermeria e quindi Casa di Riposo. Negli anni ’60 è stata costruita la nuova ala (Palazzo Viola) per la quale nel 1988 sono stati spesi 800 milioni di lire per la messa a norma delle strutture. Nel 1991 fu effettuato un ulteriore adeguamento per la somma di 200 milioni di lire.
•L’Amministrazione Comunale (Lega Nord – sindaco Marco Ongaro) alla fine degli anni ’90 ha deciso di erigere una nuova ala e abbattere l’ala più recente dell’istituto (Palazzo Viola).
•L’Ala viola è stata abbattuta nel luglio 2001, per avviare il progetto di costruzione del nuovo complesso.
•L’attuale Consiglio di Amministrazione (presidente il dott. Giuseppe Mosconi) ha portato a termine la realizzazione del progetto, risolvendo con non poche difficoltà una situazione di stallo che fra il 2001 e il 2002 aveva portato al blocco del cantiere (problemi geologici e progetto con gravi lacune impiantistiche).
•Attualmente presso la Casa di Riposo di Gandino ci sono circa 130 ospiti e lavorano 105 dipendenti.