Stasera posa della prima pietra sulle ceneri della vecchia struttura. Interverrà il vescovo
Per il nuovo oratorio di Gandino, distrutto da un incendio nel febbraio di cinque anni fa, l'opera di ricostruzione avrà oggi un tangibile segno di avvio con la posa della prima pietra del rinnovato complesso. La cerimonia avrà luogo alle 20,30 con la partecipazione della comunità parrocchiale, del parroco don Emilio Zanoli, del curato don Andrea Mazzoleni e dei sacerdoti di Gandino e del vicariato, alla presenza del vescovo Roberto Amadei.
Sarà un momento importante per tutti i gandinesi che da domani vedranno prendere corpo e crescere man mano la struttura devastata dalle fiamme che verrà rifatta ex novo per adempiere al compito che ha svolto per quasi un secolo. All'indomani di quella infausta notte in cui nel rogo andarono distrutti il cineteatro intitolato al pittore Ponziano Loverini e otto aule per la catechesi, è iniziata l'opera di ricostruzione che ha coinvolto la comunità parrocchiale in una gara di solidarietà e generosità, che dura tuttora (sono stati raccolti fino a oggi 1.710.515 euro su un totale di 3.837.000 occorrenti per la ricostruzione), per rimettere in piedi le strutture crollate nell'incendio.
La benedizione e la posa della prima pietra avranno luogo al termine della Messa celebrata dal vescovo. Per l'occasione verrà murata una pergamena il cui testo ripercorre le tappe della storia secolare dell'oratorio dalle origini fino a oggi. Il documento ricorda che la prima pietra dell'oratorio originario fu posta il 25 marzo 1905; l'anno successivo veniva inaugurata una prima porzione del nuovo complesso cui si aggiunse nel 1910-11 la chiesetta in stile neogotico dedicata al Sacro Cuore. Nel 1951 si diede corso alla ristrutturazione della sala cinematografica che sarà oggetto di ulteriori interventi di riqualificazione negli anni 1963 e '66. Negli anni 1967-68 furono realizzate la palestra al confine con le scuole elementari e le nuove aule di catechismo; nel 1980-81 l'abitazione del curato; nel 1987 venne demolito e ricostruito l'edificio a nord della chiesa.
Mentre si pensava a una riqualificazione complessiva della struttura, la notte del 29 febbraio 2000 un violento incendio devastò la sala cinematografica e danneggiò le aule di catechismo imponendo una revisione del progetto che ha previsto la demolizione radicale dell'intero corpo adiacente alla via pubblica (via San Giovanni Bosco) posto a sud della chiesa.
Il nuovo progetto, che porta la firma dell'architetto Fabrizio Bertocchi, prevede anche la realizzazione di strutture a supporto delle attività sportive (tecnico progettista il geometra Mario Zenoni). Nel gennaio di quest'anno è stato demolito per intero il corpo di fabbrica a sud della chiesa lasciando in essere, come richiesto dalla Sovrintendenza, la quinta di inizio '900, caratterizzata da finestre a bifora del piano primo che verranno inglobate nella nuova costruzione; si è anche dato inizio alla posa di 131 pali del diametro di 60 centimetri sui cui poggerà il nuovo complesso.
Sarà un momento importante per tutti i gandinesi che da domani vedranno prendere corpo e crescere man mano la struttura devastata dalle fiamme che verrà rifatta ex novo per adempiere al compito che ha svolto per quasi un secolo. All'indomani di quella infausta notte in cui nel rogo andarono distrutti il cineteatro intitolato al pittore Ponziano Loverini e otto aule per la catechesi, è iniziata l'opera di ricostruzione che ha coinvolto la comunità parrocchiale in una gara di solidarietà e generosità, che dura tuttora (sono stati raccolti fino a oggi 1.710.515 euro su un totale di 3.837.000 occorrenti per la ricostruzione), per rimettere in piedi le strutture crollate nell'incendio.
La benedizione e la posa della prima pietra avranno luogo al termine della Messa celebrata dal vescovo. Per l'occasione verrà murata una pergamena il cui testo ripercorre le tappe della storia secolare dell'oratorio dalle origini fino a oggi. Il documento ricorda che la prima pietra dell'oratorio originario fu posta il 25 marzo 1905; l'anno successivo veniva inaugurata una prima porzione del nuovo complesso cui si aggiunse nel 1910-11 la chiesetta in stile neogotico dedicata al Sacro Cuore. Nel 1951 si diede corso alla ristrutturazione della sala cinematografica che sarà oggetto di ulteriori interventi di riqualificazione negli anni 1963 e '66. Negli anni 1967-68 furono realizzate la palestra al confine con le scuole elementari e le nuove aule di catechismo; nel 1980-81 l'abitazione del curato; nel 1987 venne demolito e ricostruito l'edificio a nord della chiesa.
Mentre si pensava a una riqualificazione complessiva della struttura, la notte del 29 febbraio 2000 un violento incendio devastò la sala cinematografica e danneggiò le aule di catechismo imponendo una revisione del progetto che ha previsto la demolizione radicale dell'intero corpo adiacente alla via pubblica (via San Giovanni Bosco) posto a sud della chiesa.
Il nuovo progetto, che porta la firma dell'architetto Fabrizio Bertocchi, prevede anche la realizzazione di strutture a supporto delle attività sportive (tecnico progettista il geometra Mario Zenoni). Nel gennaio di quest'anno è stato demolito per intero il corpo di fabbrica a sud della chiesa lasciando in essere, come richiesto dalla Sovrintendenza, la quinta di inizio '900, caratterizzata da finestre a bifora del piano primo che verranno inglobate nella nuova costruzione; si è anche dato inizio alla posa di 131 pali del diametro di 60 centimetri sui cui poggerà il nuovo complesso.
Data di inserimento:
28-06-2005