Palazzo Spampatti, via al recupero

Appartamenti e negozi nella storica dimora che risale al '400

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Data pubblicazione: 

08/06/2005
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Il Palazzo Spampatti a Gandino
Il centro storico di Gandino è tra i più importanti della Valle Seriana e la sua salvaguardia e conservazione sono sempre state nei programmi delle Amministrazioni comunali e nei progetti dei privati tesi a recuperare palazzi e strutture che vantano una storia oltre che un pregio artistico.
Recentemente il Consiglio comunale di Gandino ha esaminato e adottato due piani di recupero in variante al Prg sulla L.R. 23/97 riguardanti il Palazzo Spampatti, in via Dante, e l'ex bar «Alle quattro vie» in via Crispi angolo via Dante. Si tratta di due strutture edilizie poste nella contrada Cim Gandì che, nel contesto urbanistico, rivestono, il primo una importanza di carattere architettonico essendo un complesso tra i più belli del paese, e il secondo di natura sociale essendo stato, fino ad alcuni anni fa, un bar storico per la vita della comunità gandinese. Il Palazzo Spampatti, meglio noto in paese come «la cà di sciùre Lie» (dal soprannome delle proprietarie che l'hanno ereditato dal padre Elia Caccia, due sorelle tra l'altro donatrici del terreno su cui è sorto l'oratorio), è stato acquistato dalla Immobiliare Gsrl di Bergamo che ha presentato il progetto di recupero a firma dell'architetto Marco Spampatti. Il complesso, che è sotto il vincolo della Sovrintendenza ai beni monumentali ed è disabitato da una trentina d'anni, è costituito da tre piani con alcune parti antecedenti il XV secolo. Il pianterreno, quello di maggior pregio architettonico, è costituito da arcate, comprende otto locali con volte di diverso stile, camini e affreschi interni. Al primo e al secondo piano si accede mediante uno scalone a due rampe con gradini in pietra di Sarnico. Nel cortile interno si trova una vasca dove, nei tempi passati, guizzavano i pesci rossi. L'intervento di recupero prevede il restauro complessivo dell'immobile, la demolizione e ricostruzione di una parte crollata, con incremento del 10% del volume. Previsti appartamenti, negozi e uffici.
Il secondo piano di recupero prevede la demolizione dello storico bar «Alle 4 vie». L'immobile è stato acquistato dall'immobiliare Ines srl che nel progetto di recupero (approvato dai Beni ambientali), a firma del geometra Claudio Spampatti, ne prevede la demolizione e la ricostruzione per ricavare degli appartamenti.

Autore: 

Franco Irranca

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