Coppa Italia a Gandino: in un parcheggio trasformato in gruviera

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21/05/2005
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Il podio femminile dell'edizione 2004
Per i noi profani è free climbing, scalate a mani nude su roccia e senza corda, roba da cuori forti. Per gli specialisti, in primis gli ottanta climbers in scena oggi e domani a Gandino, è arrampicata sportiva, terza prova di Coppa Italia, l'equivalente del campionato italiano di calcio, messa in scena dal Gruppo Koren-Cai di Valgandino dopo lo sforzo titanico di un anno fa al debutto. Tradotto, il meglio d'Italia (Manolo escluso) si troverà qui, dopo l'esordio a Roma e la tappa di Bolzano, e prima del gran finale, Campitello di Fassa e l'Aquila. Come dire, Gandino è uno spartiacque: chi vince qui, vola, se a vincere sarà il trentino d'origine bergamasca Stefano Ghidini, leader di Coppa, il volo sarà un'ipoteca sul trionfo.
Coppa Italia che sta per Coppa Italia Boulder, Boulder che sta per arrampicata nude-look, senza imbragatura né corda, né ramponi. Niente di niente, se non un materasso da palestra, alto 40 centimetri, per rendere più confortevoli inopinate cadute. Ma Coppa Italia a Gandino starà anche per Dry Tooling, arrampicata su pareti di roccia con piccozza da ghiaccio, una chicca se non proprio una primizia. Perché il Dry Tooling, letteralmente «attrezzo a secco», specialità nuova di zecca nata in Italia sul modello delle arrampicate su pareti di ghiaccio, in Valgandino riceverà il battesimo numero due, dopo quello assoluto di Bolzano nella tappa precedente. Per questioni di numeri, il Dry Tooling entrerà in scena e calerà il sipario domenica, ma la novità è un motivo in più per accendere le luci sulla rassegna.
Che la sua primizia, quella doc, ce l'ha davvero, il terreno di gara. Vale a dire, le pareti di un parcheggio, per l'occasione bucherellato come un gruviera per incastonarvi appigli e passaggi. Campo di gara anomalo, unico in Italia, che alternerà pareti verticali o strapiombanti a pareti orizzontali e ad angolo retto, e che farebbe felice l'Uomo Ragno. E siccome la differenza li fanno gli appigli e non la pendenza delle pareti, il mix gandinese pendenza+appigli produrrà spettacolo di alto livello.
I favoriti? Pole-position per Ghidini, nel mazzo dei papabili Riccardo «Sky» Scarian e Luca Giupponi. E poi ci sono i nostri: Roberto Colonetti, Mauro Rizzi, finalista l'anno scorso, il padrone di casa Emilio Canova, Davide Manzoni e Mino Bellucci. E le donne? Pattuglia ridotta ma di buona qualità. E con probabile lotta a tre tra la mammina rampicante, Lisa Benetti, la veronese Stefania De Grandi e la canturina Giovanna Pozzoli.
Gandino no limits, su il sipario.
 

 

Le qualifiche alle ore 14 Finale donne alle 19,30
 
La terza delle cinque prove di Coppa Italia, in programma nel fine settimana a Gandino, apre i battenti oggi nel primo pomeriggio con le qualificazioni della gara maschile di Boulder (senza imbracatura né corda). Alle 13, termine ultimo per iscrizione e accettazione degli atleti, il prologo con la chiusura definitiva dell'area di gara, alle 14 il via alla prova. Degli ottanta scalatori previsti al via, la selezione delle qualifiche promuoverà alla finale i primi 12 della classifica, che si giocheranno il successo nell'atto conclusivo, domani pomeriggio a partire dalle ore 14. Subito dopo la finale Boulder, domani andranno in scena qualifiche e finale del Dry Tooling (arrampicata con ramponi su roccia), la specialità nuova di zecca sperimentata per la prima volta a Bolzano e alla prova-bis a Gandino. E le donne? La gara femminile andrà in scena in sessione unica questa sera, a partire dalle 19,30, subito dopo la conclusione delle qualifiche maschili del Boulder. Domani sera premiazioni e festa finale.

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