A proposito di… disagio giovanile

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Data pubblicazione: 

22/04/2005
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Nelle scorse settimane presso il cinema “Al Parco”, si è tenuto un interessante incontro con Don Antonio Mazzi sul “disagio giovanile”, organizzato dal Gruppo Insieme per Gandino, Cirano e Barzizza.
Alla tavola rotonda erano presenti anche Don Andrea Mazzoleni in rappresentanza dell’Oratorio, Filippo Servalli in qualità di assessore alle politiche giovanili del Comune di Gandino, Antonia Bertoni in rappresentanza del mondo della scuola e Viviana Zanchi, attuale educatrice del C.A.G. Gandino.La serata era moderata da G.Battista Gherardi.
Don Mazzi in apertura di serata ha subito chiarito che tutti gli adolescenti, anche quelli in apparenza più sereni, vivono, se pur in minima parte “una naturale situazione di disagio”. Se così non fosse, sarebbero persone “anormali”, in quanto hanno assoluto bisogno di “esplodere”. Ecco allora che i ragazzi danno sfogo alle loro esuberanze negli sport (per chi può e ci riesce), nei gruppi di gioco o di ritrovo (oratorio, ecc.), nelle discoteche e/o in qualsiasi tipo di “pubblica dimostrazione” di forza e di valore (bullismo, teppismo, gare di velocità, droghe, sballo, sregolatezze, sesso, ecc.).
Oggi i ragazzi vivono una specie di età perennemente “felice” e al tempo stesso “asettica” sollevati troppo spesso da genitori e parenti da qualsiasi responsabilità e fatica. Questa situazione alquanto irreale produce un immancabile disorientamento nel ragazzo che cerca i riti d’iniziazione alla vita adulta, altrove: spesso sbagliando, facendo scelte spesso irreversibili, facendosi trascinare da compagnie e da modelli illusori, ingannevoli ed equivoci.
Non esiste una “formula magica” per affrontare queste problematiche. I ragazzi hanno bisogno di pochissime cose, ma molto chiare e ben definite: -Valori: Si è soliti dire che i valori di un tempo (famiglia, lavoro, amicizia, ecc.) non sono più avvertiti e valutati. Non è vero! Gli adolescenti, un po’ per convenienza, un po’ per gli erronei modelli cui sono soliti raffrontarsi (amici, televisione, a volte anche la famiglia stessa), un po’ per confusione, ne hanno invertito semplicemente le priorità!
- Tempo libero: E’ questo il momento in cui l’adolescente può sfogare tutte le energie e le pulsioni che il suo sviluppo psico fisico gli impone. Tutti quanti dobbiamo cercare di fornire loro tempi, luoghi e mezzi, per poterlo fare nel modo più sano e costruttivo (sport, oratorio, C.AG., gruppi ed associazioni varie). In questo ambito, è pure essenziale ed indispensabile individuare forme “d’iniziazione” tangibili di un’imminente crescita; giocate magari anche sotto forma d’avventura, ma che debbano essere inequivocabilmente percepite, da chi le vive, come evidente segno di maturazione e di sviluppo. Fondamentale in questa delicata opera, stabilire e concordare reciproci diritti e doveri.
- Amicizia: E’ l’elemento fondamentale per la crescita “sana” di un adolescente. Curare e favorire amicizie “giuste” ed equilibrate, significa dare un contributo positivo essenziale. A conclusione della serata, Don Mazzi ha ribadito che nessuno, in nessuna situazione sarà mai in grado di controllare e quindi gestire una crescita adolescenziale da “manuale”: troppe le sfaccettature e le variabili. Occorre pertanto che tutte le “agenzie” interessate a quest’ambito (famiglia, scuola, Parrocchia, Comune), collaborino ed interagiscano con un minimo di buon senso, molta elasticità, poca burocrazia e...... soprattutto le famiglie la piantino, qualunque cosa accada, di difendere anche a torto i propri figli a spada tratta e cercando di addossare ad altri qualsiasi tipo di responsabilità. Chi non sa affrontare questi rischi, forse è meglio che cambi mestiere; anche quello di genitore!!!

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