C'è il «Sole» sulla dinastia dei giostrai

Lo chiamano così a Vertova, dove da mezzo secolo Alteo «Solideo» Faccani porta il luna park Figlio d'arte, ha il suo quartier generale alla Celadina di Bergamo. «Dopo di me, i nipoti»

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27/04/2005
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Alteo «Sole» Faccani, 70 anni, sulla pista

A Vertova – dove le sue giostre sono giunte in questi giorni per la fiera di San Marco – è conosciuto da tutti come «Sole». Per l'anagrafe, infatti, il suo nome è Alteo Faccani, ma in famiglia l'hanno sempre chiamato «Solideo», da cui l'abbreviazione in «Sole». Nato a Corsico, nel Milanese, 70 anni fa, ha sempre lavorato come giostraio, ereditando il mestiere del padre, del nonno e prima ancora del bisnonno. Ogni anno da mezzo secolo la carovana dei Faccani (papà «Sole», mamma Gabriella Slanza, bresciana, anch'essa «figlia d'arte», e quattro dei sei figli) pianta le tende a Vertova per la festa patronale del 25 aprile, e vi rimane per 15 giorni, fino all'8 maggio.
In quest'occasione abbiamo incontrato «Sole». «La mia famiglia – racconta – lavora con le giostre e i luna park da 105 anni. L'attività è iniziata con la giostra delle seggioline, prima ancora una piccola giostra con i cavalli a dondolo e poi man mano si è ampliata con altre attrezzature, tra cui l'autoscontro messo in funzione per la prima volta cinquant'anni fa. A 13 anni ero già in campo a dare una mano a montare e smontare gli impianti, da una fiera all'altra. Dal 1942 abbiamo il quartier generale in zona Celadina a Bergamo, anche se siamo sempre in giro: ci spostiamo di preferenza in Val Seriana e Val Brembana, a Sarnico e nei dintorni di Bergamo. D'inverno l'attività si ferma quasi del tutto e d'estate ci spingiamo fino a Forte dei Marmi, in Toscana, dove alcuni di noi restano per tre mesi. A Vertova siamo di casa».
Tra i ricordi del lontano passato vertovese, il mitragliamento del trenino della Valle Seriana, nel febbraio del 1944: «Sole» ha ancora davanti agli occhi la scena delle persone uccise dalle pallottole, allineate nella chiesa di S. Croce, di fronte al luogo dove oggi ha innalzato le giostre e la pista dell'autoscontro. Alteo Faccani oggi è in pensione, ma solo per modo di dire. Presiede, infatti, all'attività dei figli: Roberto, 34 anni; Darix Massimo, 28 anni (in pianta stabile alla Celadina con una giostrina per bambini); Gian Luca, 38 anni, e Vanni, di 21. Le due ragazze, invece, sono sposate e hanno scelto un'altra strada. Ora sono i «ragazzi» ad avere in mano l'attività e a portare avanti l'azienda. Alcuni dei suoi figli sono nati in Valle, quando lui era in zona con le giostre: due all'ospedale di Gazzaniga e uno ad Alzano. I figli sono cresciuti in Valle e, nei periodi in cui sostavano nei paesi, frequentavano le scuole locali. Oggi la stessa cosa accade ai nipoti.
Nella famiglia Faccani si nasce, si vive e si muore in viaggio. A Vertova è morto il nonno materno di «Sole», Luigi, e i suoi funerali sono stati celebrati nella chiesa di San Lorenzo. Uomo semplice e modesto, «Sole» ha messo a frutto la sua esperienza dando vita a una realtà tra le più notevoli nel suo settore, oggi gestita dai figli e in futuro dai 7 nipoti che già dimostrano passione per questo lavoro. Quando arrivano i Faccani, i paesi si animano perché per alcuni giorni i membri della famiglia patriarcale sono impegnati nel montare le strutture del complesso luna park: la giostra dei «dischi volanti», quella con i seggiolini, la giostra per i bambini, l'«American Tagada» e poi le altre attrazioni per i bambini, i giochi di forza e di abilità con i quali si cimentano soprattutto i giovani, l'inossidabile autoscontro. Divertimenti che evocano giochi d'altri tempi ma che piacciono ancora.
«Vertova – dice il giostraio – è una delle nostre piazze migliori, ma non l'unica in Valle: andiamo a Gandino per la fiera di San Giuseppe, qualche volta a Casnigo e in Val Brembana: a San Giovanni Bianco per la festa della Sacra Spina, a Zogno, a Brembilla. Siamo accolti, ovunque, con ospitalità, tutti ci vogliono bene. Oggi la vita del giostraio è più difficile, perché spostarsi con tutto questo traffico è un'impresa impegnativa». Ciononostante, ai primi di maggio i tir della ditta Faccani si rimetteranno in viaggio per le prossime mete: sono attesi a Brembilla il 13 giugno, ai primi di luglio a Zogno per la festa alla chiesetta della Rasga, poi ad Alzano, Villa d'Ogna, Sovere e Foresto Sparso. La carovana dei Faccani, composta da quattro autocarri con rimorchio, muoverà da Vertova l'8 maggio, ma sarà un arrivederci: può darsi che per Santa Lucia, quando viene allestita nuovamente la fiera, il «Sole» torni nel paese seriano.

Autore: 

Franco Irranca

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