Gandino partecipa al lutto per la scomparsa di Papa Giovanni Paolo II

Alcuni brani da articoli pubblicati oggi che testimoniano la partecipazione e il legame "particolare" del nostro paese al Papa appena scomparso.

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Data pubblicazione: 

04/04/2005
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«Ha lottato per i diritti dei Paesi dimenticati»
Il nunzio Bonazzi sottolinea l'importanza della visita a Cuba. Il ricordo dei vescovi Foresti e Ferrari Monsignor Frigeni in Amazzonia: al nostro arrivederci rispose con la battuta «Sì, se sarete ancora vivi»
Un magistero prodigioso per intensità che ha toccato la sfera religiosa e ogni ambito del vivere dell'uomo, lasciando un solco profondo. Un Pontefice padre e maestro, semplice e all'occasione anche pronto alla battuta. Sono i pensieri di quattro vescovi bergamaschi ricordando Papa Wojtyla.
«Ho incontrato Giovanni Paolo II la prima volta nel 1982 in Africa, in Gabon - racconta l'arcivescovo Luigi Bonazzi, nativo di Gandino, nunzio apostolico a Cuba -. Mi inginocchiai per baciargli l'anello, ma inaspettatamente mi fece rialzare, mi abbracciò e mi diede un bacio sulla fronte. Rimasi colpito da quel gesto paterno. Successivamente, sempre come prete impegnato in varie nunziature, l'ho incontrato altre volte. Nel 1993, in Spagna, lo incontrai in una sagrestia e gli parlai della mia volontà di vivere seriamente la mia vocazione. Mi guardò sorridendo e mi benedì».
Nel 1999, monsignor Bonazzi divenne nunzio apostolico a Haiti. «Fu proprio in questa nazione, nel 1986, che il Papa, per la prima volta, lanciò l'appello per la nuova evangelizzazione, che è poi divenuta la linea pastorale del pontificato». Dallo scorso anno, monsignor Bonazzi è nunzio apostolico a Cuba. «Ho incontrato il Papa nel settembre scorso ed era visibilmente affaticato. Gli parlai del viaggio pastorale che aveva effettuato a Cuba, dove aveva lanciato un accorato appello: "Cuba si apra al mondo e il mondo si apra a Cuba". È stato un appello raccolto soltanto a metà, anche se il viaggio ha contribuito fortemente sia a rilanciare l'azione della Chiesa cattolica cubana, fino ad allora ristretta nelle pieghe degli ostacoli del regime, sia a rilanciare il dialogo interno e internazionale. Tornai a Cuba portando l'amore del Papa per i cubani. Un amore nel segno della Croce di Cristo, che è stata una caratteristica del pontificato, come quella di aver espresso in modo eccezionale l'ufficio di Pietro, padre e maestro della fede».

Verso Roma con ogni mezzo
Un lungo serpentone, che comincia a prendere forma ma che continuerà a ingrossarsi fino al giorno dei funerali. Sono ormai centinaia i bergamaschi in viaggio per Roma con ogni mezzo: c'è chi intende fermarsi anche solo poche ore, pur di poter fare omaggio alla salma del Pontefice, chi vuole restare qualche giorno, per pregare e immergersi nell'atmosfera che in questi giorni sembra «senza tempo» di piazza San Pietro, mentre molti si fermeranno nella Capitale fino alla Sepoltura.
Sono comuni cittadini, gruppi di amici che organizzano carovane d'auto (come ad Almè o a Lovere ) o gruppi parrocchiali come quelli di Brembilla , Caravaggio , Casnigo e Gandino che partiranno domani in pullman.

Commozione e preghiere durante le Messe domenicali nelle parrocchie della Bergamasca «Ringraziamo il Signore per avercelo donato». In programma veglie e celebrazioni di suffragio
...A Gandino il Papa è stato ricordato all'inizio della celebrazione e durante la preghiera dei fedeli, in una basilica gremita e commossa anche in virtù di alcuni legami del paese con Karol Wojtyla. Nel Museo della basilica sono infatti conservati un calice e una pisside usati dal Papa durante la visita a Bergamo nel 1981. Inoltre Giovanni Paolo II ha ordinato due vescovi nativi di Gandino: monsignor Angelo Gelmi, vescovo di Cochabamba, e monsignor Luigi Bonazzi, nunzio apostolico a Cuba.

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