Il Ponte è a un bivio: contro la Gandinese cerca il salto di qualità

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26/03/2005
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Costretta agli straordinari da un programma fitto di impegni assortiti, l'Eccellenza smaltisce oggi una lunga serie di recuperi. Il girone B prevede la disputa di cinque gare, quelle che mancano a completare la 24ª di ritorno. Il girone C, invece, comincia a liquidare i recuperi della 25ª, originariamente fissati 7 aprile: molte società hanno raggiunto l'accordo per l'anticipo pasquale e così, di tutte le squadre bergamasche, l'unica a non giocare questo pomeriggio è la Trevigliese, che si mette alla finestra a osservare le gesta della concorrenza.
Nel suo gruppo, ad esempio, è previsto il derby fra la Colognese e la Fontanellese: l'ultima in classifica (10 punti) proverà a intralciare la corsa della seconda (55), ma è fuor di dubbio che conservando la giusta concentrazione i gialloverdi potranno tentare l'ennesimo assalto al primato della Castellana (57), opposta a quella mina vagante che è il Darfo. In questo girone, da seguire anche le gesta di Caravaggio, Ghisalbese e Grumellese, tutte impegnate fra le mura amiche.
Tornando al gruppo B, invece, mentre l'Isola (32) ospiterà il Meda (38), in valle andrà in scena un derby ricco di spunti. La Gandinese, quarta a 45, ospita il Ponte San Pietro, settimo a 38, in quella che pare una sfida aperta a ogni risultato: «Anche se - riflette Giovanni Astori, il tecnico sampietrino - l'avessimo giocata quel 20 febbraio sarebbe stato certo meglio, almeno per noi».
Si riferisce alle assenze cui dovrete far fronte?
«Beh, ho Monzani squalificato, Zulian infortunato e Gritti reduce dal torneo delle Regioni, dove lo hanno spompato con tre partite in tre giorni, di cui l'ultima completamente inutile. Praticamente, abbiamo tutta la difesa da inventare».
Il che, contro la Gandinese di Spampatti...
«Questa squadra mi ha impressionato moltissimo, è letale nel gioco di rimessa e sa sfruttare gli spazi con ripartenze micidiali. E ha uno Spampatti in più, il terminale offensivo di tante manovre, anche se è riduttivo attribuire solo a lui i meriti della classifica rossonera».
Lo sa che a Gandino, nel 2005, in tre partite non ha fatto punti nessuno?
«Il campo non è grandissimo e il pubblico si fa sentire: fare risultati lì è un'impresa, però noi ultimamente ci riusciamo un po' dappertutto».
Già, la vostra imbattibilità: tredici partite utili di fila, chi l'avrebbe detto...
«In autunno sembrava una squadra da mettersi le mani nei capelli, poi qualche innesto e la crescente compattezza del gruppo hanno permesso di trovare regolarità nei risultati. Contro tutte le grandi, poi, abbiamo sempre fatto molto bene, quindi anche tecnicamente direi che il Ponte ha dimostrato potenzialità non indifferenti».
Siete a +9 sui playout e -7 dai playoff. Quindi?
«Quindi prima arriviamo a 41 e meglio è. Avere la sicurezza della salvezza ci permetterebbe poi di giocare in scioltezza il resto delle partite e sognare qualcosa di più».
Magari a 41 ci arrivate a Gandino...
«Eh, magari...».

Autore: 

Gigi Di Cio

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