Via ai lavori per il nuovo Oratorio

Per un costo di 3.800.000 euro

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Data pubblicazione: 

14/01/2005
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Lunedì 10 gennaio sono cominciati i lavori di demolizione per poi costruire il nuovo oratorio di Gandino. La sera prima incontro di preghiera col parroco don Emilio Zanoli e don Andrea Mazzoleni, curato dell’Oratorio dal settembre 2001, con proiezione di schede filmate sulla storia dell’oratorio. Sono passati 5 anni da quel 29 febbraio 2000 che ha portato via ai gandinesi gran parte dell’Oratorio del Sacro Cuore.
In questi anni si è lavorato parecchio, è stato fatto uno sforzo notevole per elaborare i contenuti e dare un senso al nuovo Oratorio inteso non solo come oggetto fisico ma soprattutto come luogo privilegiato dell’incontro. Lo sforzo progettuale ha coinvolto gli operatori pastorali, il gruppo degli sportivi, il gruppo del teatro e le linee guida da essi elaborate sono state trasmesse all’arch. Fabrizio Bertocchi, incaricato di stendere il progetto. Nel novembre 2000 è stato presentato il progetto di massima e un’assemblea pubblica optò a stragrande maggioranza per un progetto radicale e innovativo, che riguarda la ricostruzione della struttura oratoriana in senso stretto e del Cineteatro, la realizzazione dell’ampio interrato e del porticato esterno, il rifacimento del terreno del campo di calcio e del campetto, la ricostruzione dell’appartamento del curato.
Da quel momento la complessa macchina della progettazione si è messa in moto. Anche la Curia di Bergamo e la Soprintendenza ai monumenti entravano nella rosa delle figure con cui instaurare un rapporto continuativo di collaborazione. E’ superfluo ricordare che le procedure burocratiche amministrative non sono facili da risolvere e, soprattutto, esigono tempi tecnici assai lunghi. Approvata la variante del Piano regolatore dal Consiglio Comunale nel 2002 (necessaria per la riperimetrazione degli spazi) e inoltrate le domande per i nulla osta necessari al Comune, ai Vigili del Fuoco, alla Soprintendenza, tutte con esito positivo.
La fase successiva è stata quella della predisposizione del progetto esecutivo e a progetto ultimato il quadro economico è risultato significativamente più elevato rispetto a quanto preventivato all’inizio, a causa dei pessimi risultati delle indagini geologiche (che obbligherà a consistenti palificazioni) nonchè l’aver dovuto adeguare il progetto strutturale alla nuova normativa antisismica. La Curia di Bergamo, alla luce dei nuovi dati emersi dal progetto esecutivo ha ritenuto necessario rivisitare il progetto e il quadro economico prima di rilasciare il parere definitivo. Sono stati quindi sacrificati alcuni spazi interrati ritenuti utili ma non indispensabili. Inoltre la Curia, avendo verificato l’eccessiva lievitazione dei prezzi di alcune opere realizzate di recente in Diocesi, ha deciso di affrontare il problema affidando ad una società specializzata la verifica di tutti i nuovi progetti e la Parrocchia di Gandino è stata la prima in Diocesi a dover sottostare a questa nuova procedura.
I lavori di demolizione e ricostruzione (affidati per la parte principale alla ditta Poledil di Trescore Balneario) comporteranno una spesa di circa 3.800.000 euro. Alcuni lavori accessori sono già stati realizzati, in previsione del funzionamento dello stesso durante il periodo di cantiere, come lo spostamento del campo sportivo, la struttura prefabbricata del bar, l’aggregazione provvisoria agli spazi ricreativi dell’oratorio di una parte del cortile inferiore dell’edificio scolastico elementare: la pavimentazione di questo campetto sarà finita con tappeto erboso sintetico donato da un benefattore, la tinteggiatura delle aule poste a Nord della chiesa e non interessate dall’intervento, la sistemazione della casa abitata del defunto vicario Mons. Ghilardi, nella quale si trasferirà il curato.
A margine del progetto di ristrutturazione dell’edificio principale polivalente, ci sarà anche un intervento a supporto delle attività sportive con la realizzazione di nuovi spogliatoi. La scelta, caldeggiata anche dalla Curia, è stata fatta per non perdere le agevolazioni di un FRISL regionale a favore delle attività sportivo-ricreative, che prevede la restituzione del prestito senza alcun interesse in vent’anni.

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