Gandino, s'inaugura venerdì la raccolta della parrocchiaI libri ripuliti e catalogati, presto saranno consultabili
Un inestimabile scrigno di storia e cultura, ora pienamente valorizzato. Viene inaugurata venerdì a Gandino, alle 20,45, la rinnovata biblioteca parrocchiale dedicata a monsignor Francesco Caccia, avviata nel 1980 nel centro pastorale di via Bettera dall'allora prevosto monsignor Alessandro Recanati.
«La raccolta libraria che la nostra comunità conserva – sottolinea monsignor Emilio Zanoli, attuale prevosto – è una delle più cospicue ed importanti dell'intera diocesi. Negli ultimi decenni al nucleo librario centrale si sono uniti numerosi lasciti di sacerdoti e privati gandinesi che sono andati accrescendo sempre più il numero delle pubblicazioni. Tra questi è doveroso citare il lascito della famiglia Frana in memoria di monsignor Lorenzo». All'iniziale catalogo cartaceo si unì in un secondo tempo una parziale catalogazione da parte del Sistema bibliotecario provinciale che però permise di digitalizzare solo una piccola parte della collezione. «Nel 2005 – continua monsignor Zanoli – in collaborazione con il Museo della basilica, abbiamo avviato un nuovo integrale riordino, con l'obiettivo di rendere la biblioteca completamente fruibile al pubblico, con l'ausilio di supporti informatici. Il professor Piero Gelmi, coadiuvato da Dolores Torri, ha avviato un'opera particolarmente accurata che ora trova compimento».
Ciascun libro è stato catalogato, codificato, etichettato, spesso ripulito e collocato nel fondo tematico adeguato. Numerose pubblicazioni sono state restaurate e i volumi doppi sono stati scambiati con altre biblioteche per aumentare la disponibilità di testi. Sono stati acquistati nuovi volumi per aggiornare le collezioni. Oggi la biblioteca parrocchiale di Gandino conta oltre 20.000 volumi. I testi sono organizzati in fondi tematici. Il più cospicuo è certamente quello di religione, dotato di libri che trattano di liturgia, spiritualità, bibblistica, patrologia, diritto canonico, storia della Chiesa, magistero, catechetica, omiletica e Mariologia. Vastissimo anche il fondo di storia che abbraccia sia la storia locale sia le altre discipline storiche. Circa 3.000 volumi costituiscono il fondo di storia dell'arte che ha trovato spazio nella nuova sede della direzione del Museo della basilica, pure annessa al centro pastorale. Notevolissimo è anche il fondo di letteratura italiana e straniera che raccoglie migliaia di testi sia in italiano che in lingua originale. La biblioteca ospita anche un piccolo fondo di medicina. Il fondo storico raccoglie infine un grande numero di pubblicazioni antiche tra le quali spiccano un prezioso Incunabolo e diverse Cinquecentine.
«Per poter accedere alle pubblicazioni – conclude monsignor Zanoli – bisognerà però pazientare ancora qualche tempo. Il Gruppo Amici del Museo, infatti, si sta organizzando per poter aprire al pubblico la biblioteca mantenendo però carattere di sola consultazione data l'importanza e la rarità di alcuni testi».
In occasione della serata di presentazione sarà il professor Pietro Gelmi a presentare il lavoro di catalogazione, esponendo curiosità e caratteristiche della raccolta. Alla conferenza seguirà una breve visita della biblioteca e l'esposizione dei testi antichi più pregiati.