Undicesima domenica a Milano
Sesta tra le italiane, undicesima assoluta, la migliore orobica al traguardo della Marathon City di Milano è stata Daniela Vassalli. Nella competizione che ha visto Anna Incerti vincere e stabilire il nuovo record italiano di specialità (un ragguardevole 2h27'42"), la bergamasca, trentatreenne di Gandino, ha chiuso con un crono di 2h53'47" tutto da interpretare.
Non è un risultato eccellente se lo si paragona al suo record personale, quel 2h48' stabilito quest'anno alla Maratona di Zurigo, tempo grazie al quale era entrata di diritto tra le cinquanta favorite della Maratona di New York dove poi si era piazzata al 57° posto assoluto nella gara femminile vinta da Paula Radcliffe, seconda tra le italiane dietro a Lucilla Andreucci. Ma è un risultato eccellente se si pensa che solo tre settimane fa l'atleta della Recastello Radici Group era in gara a New York e con quella in questione la «mamma volante» dell'atletica orobica ha corso la bellezza di sei maratone nel 2008: «E ora credo che arrivi il momento del meritato riposo – attacca lei in apertura – sono abbastanza soddisfatta della mia prestazione, più di così era difficile fare: la testa voleva far di più ma le gambe erano pesanti, normale dopo un 2008 così».
Nel quale Daniela, infermiera nella vita di tutti i giorni, madre di due figli e che gareggia a livello agonistico da quattro anni, è stata alle prese con un autentico tour de force: nel suo curriculum anche più di trenta mezze Maratone, la scalata del Pirellone: dopo aver vinto la Mezza Maratona di Ferrara, è stata la prima donna a scalare i 710 gradini lungo i 127 metri dei 31 piani del grattacielo milanese. Per lei il tempo di 4'31" davanti a un'altra bergamasca, Vittoria Salvini in 5' netti, nella seconda edizione della gara ormai entrata nel circuito della Vertical sprint, la scalata dei monumenti più alti del mondo, con un'altezza oltre i 100 metri.
E (nel tempo libero...) per Daniela il ritorno alle origini con la corsa in montagna: «È stata un'annata che verrà buona per programmare il 2009 con il mio allenatore, Emanuele Zenucchi – continua l'atleta della Recastello Radici Group, sponsorizzata dall'Italcementi –. Nella vita non si può avere tutto: o la quantità delle gare o la qualità delle prestazioni. Ciò che più importa, però, è ritrovare la gioia nel fare lo sport che più mi appassiona».