Valgandino, commercio e turismo contro la crisi

Gandino, Leffe, Casnigo, Peia e Cazzano uniti per combattere il momento difficile con il distretto diffuso dei negoziPiano da due milioni di euro presentato in Regione con Ascom, Confesercenti, Camera di Commercio e Confindustria

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01/02/2009
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Gandino è il comune capofila nel progetto del distretto del commercio

Due milioni di euro per scongiurare la crisi in Valle Gandino attraverso commercio e turismo. Cinque Comuni, con capofila Gandino, si sono uniti per partecipare al bando regionale sui distretti del commercio: sul piatto 500 mila euro di contributi dal Pirellone per enti locali ed esercenti capaci di fare sinergia e promuovere attrattività e vivibilità dei centri urbani. Dopo Bergamo e Treviglio, anche la Valle Gandino (unica insieme a Selvino) partecipa dunque al primo bando regionale di questo genere.
Ieri al tavolo di presentazione c'erano i rappresentanti di tutti e cinque gli enti locali - Gandino, Leffe, Cazzano, Peia e Casnigo - con primi cittadini e assessori, ma anche i rappresentanti di Confesercenti, Ascom, Camera di Commercio, Confindustria e Regione. Un tavolo allargato di soggetti che da alcuni mesi si sono messi in campo per battere la crisi economica e «rimettere in circolo le ricchezze della Valle Gandino». Eventi enogastronomici, ma anche luminarie natalizie e notti bianche dello shopping, promozione del Museo del tessile tra Gandino e Leffe, parcheggi ad hoc e addirittura un'area di sosta per i camper a Gandino invoglieranno i residenti agli acquisti in zona e potranno magari attrarre consumatori dal capoluogo e turisti.
«Il distretto diffuso del commercio in Valle Gandino - ha spiegato Claudio Re, di Confesercenti - conta su oltre 200 negozi di vicinato e una quindicina di medie strutture che hanno accolto l'invito degli enti locali di partecipare al primo bando regionale per valorizzare i centri urbani anche attraverso le attività commerciali». «Oltre alla capacità dei commercianti di lavorare in sinergia - ha aggiunto Roberto Ghidotti di Ascom -, in questo caso è molto importante lo sforzo dei cinque Comuni, di pensare a un rilancio delle attività commerciali, ma anche attrattive e turistiche insieme». Mettendo da parte le diverse appartenenze politiche gli amministratori hanno elaborato un piano che si articola in diversi punti: marketing, riqualificazione urbana, sicurezza, organizzazione di eventi turistici e di aggregazione.
«In tutto il piano è di 2.167.492 euro sul triennio, di cui 500 mila potrebbero essere finanziati dalla Regione. Un contributo suddiviso al 60% e 40% rispettivamente per commercianti e enti locali» ha specificato Re. «Un segno d'intelligenza - ha osservato Carlo Spinetti, segretario generale della Camera di Commercio di Bergamo, che a Londra e Barcellona ha ammirato gli effetti dei distretti per il rilancio delle aree periferiche - da parte di amministratori e di commercianti che hanno saputo interpretare la crisi in atto e trovare risposte con progetti di qualità». «L'aggregazione - ha sottolineato anche Fabio Corgiat Mecio, del settore Studi, territorio e urbanistica di Confindustria - è la strada vincente per la competitività economica e questi comuni hanno saputo coglierla». La collaborazione tra pubblico e privato e tra enti pubblici tra loro è stata apprezzata anche dai consiglieri regionali Giuseppe Benigni e Giosuè Frosio.
«Al di là dei diversi orientamenti politici - ha sottolineato il sindaco di Casnigo, Giuseppe Imberti - ci siamo uniti per dare un colpo d'ali alla Valle Gandino e dare forza a una ricchezza che c'è e va valorizzata e rinnovata. Abbiamo già promosso iniziative condivise con lo sportello artigiani e il consorzio per le piccole imprese. Ora puntiamo sul commercio. È importante che si lavori per la credibilità delle istituzioni come punto centrale del rilancio nella crisi». Un pensiero condiviso anche dal sindaco di Gandino, Gustavo Maccari e dal vicesindaco Roberto Colombi, dal sindaco di Peia, Santo Marinoni e di Leffe, Giuseppe Carrara, oltre che dall'assessore al Commercio di Cazzano, Giampaolo Rossi.

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Elena Catalfamo

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