Val Gandino, strada pericolosa Sopralluogo della Provincia

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29/09/2013
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Fiori sulla strada della Val Gandino, qui nel 2010 morì un giovane

Piccolo passo avanti ieri per la messa in sicurezza della provinciale Val Gandino, a seguito di un vertice che ha riunito in Provincia gli amministratori e l’assessore alla Viabilità Giuliano Capetti.
Al tavolo di confronto, cui ha partecipato anche il dirigente Renato Stilliti, erano presenti i sindaci Giuseppe Carrara di Leffe, Elio Castelli di Gandino e Manuela Vian di Cazzano Sant’Andrea, con i vicesindaci Simona Imberti di Casnigo e Santo Marinoni di Peia. «Abbiamo presentato le nostre istanze – spiega Carrara – frutto di un approfondito confronto portato avanti dopo l’ennesimo grave incidente che lo scorso luglio ha coinvolto tre giovani. Il dato di fatto della pericolosità della strada è unanimemente condiviso e a rafforzare il concetto abbiamo portato in via Tasso 1.600 firme raccolte in Val Gandino a sostegno della necessità di fare qualcosa ».
La proposta dei sindaci è articolata in quattro punti essenziali e riguarda il tratto che da Fiorano sale, per circa due chilometri, verso Leffe, in territorio di Casnigo. Si ipotizza l’illuminazione di tutto il tratto, la creazione di un innesto «dolce» all’altezza del distributore Total, un nuovo design per gli innesti a raso nella zona dello stabilimento Dobenca e la revisione del parcheggio dell’area Ld.
«La Provincia – aggiunge Carrara – metterà a disposizione un tecnico per lo studio dell’illuminazione, così come verrà fatto a breve un sopralluogo per verificare dal vivo le soluzioni proposte». Da definire l’impegno economico, anche se potrebbe arrivare un aiuto dalla Comunità montana. Automobilisti e motociclisti dovrebbero vedere presto un primo intervento: la Provincia installerà dei dissuasori visivi, pannelli a led che segnalano la velocità eccessiva.

Autore: 

G. B. G.

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