Uno splendido Viaggio

L’ESPERIENZA IN CAMPER DEI RAGAZZI DELL’ORATORIO DI GANDINO

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Data pubblicazione: 

27/01/2005
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Foto di gruppo dei ragazzi dell'Oratorio

È l’otto gennaio, stiamo tornando dopo quattro giorni d’esperienza con i nostri cinque camper, stiamo ripercorrendo i momenti belli, le parole ascoltate, gli scherzi compiuti, quando il don ci chiama dall’altro camper con il suo “cell” e ci chiede di prendere carta e penna e scrivere l’esperienza di questi giorni.
È sempre difficile esprimere con le parole certe esperienze, perché si rischia di sminuire o dimenticare qualche cosa soprattutto ora, dove l’esperienza non è stata ancora interiorizzata. Tanti sono i volti incrociati, tante le parole ascoltate nei nostri camper nelle ore di viaggio, soprattutto nelle ore notturne;(la notte porta buon consiglio) ed è proprio vero accanto alle barzellette, al gioco con le carte, e alle piadine con la nutella, abbiamo avuto un tempo prezioso per parlare tranquillamente con i nostri catechisti (mitici autisti dei nostri camper) e con i nostri compagni di avventura senza la paura di essere giudicati, ma accolti e compresi.
Ormai da tre anni il nostro oratorio di Gandino, propone a noi adolescenti e giovani un’esperienza alternativa, un uscita in camper nei primi giorni di gennaio avente per meta alcune delle più importanti e pittoresche città europee seguendo il cammino dei grandi personaggi della cristianità. Nel 2003 ci siamo messi in viaggio sulle orme di San Francesco d’Assisi; nel 2004 ci siamo lasciati guidare da un pittore: Marc Chagall e siamo andati a visitare il suo museo a Nizza; quest’anno la meta è stata Siena e dintorni.
Come ogni anno c’è un punto di riferimento per accamparci con i camper e per vivere al meglio i momenti comuni come la preghiera, i giochi e i pasti. Quest’anno abbiamo trovato la disponibilità nella Parrocchia dell’Osservanza di Siena guidata dai francescani minori, ci hanno accolto molto bene e ci hanno messo a disposizione un salone, una cucina e una stupenda cripta per la preghiera quotidiana. La prima “escursione” ci ha fatto conoscere meglio la città e le sue meraviglie; la Piazza del Campo con la torre del Mangia sulla quale siamo saliti contando più di trecento scalini (la fatica è stata ripagata ammirando il paesaggio e scattando magnifiche foto!). Abbiamo poi visitato il Duomo e ammirato i suoi pavimenti, abbiamo visitato la chiesa di santa Caterina e la Basilica di san Domenico.
Il giorno seguente abbiamo visitato l’Abbazia di Sant’Antimo dove abbiamo celebrato la messa e dove abbiamo concluso il cammino iniziato in Avvento. Infatti ogni anno il don con i catechisti ci propongono un cammino particolare tutti i Martedì sera e questo cammino termina con la visita ormai consueta durante le vacanze di Natale. Quest’anno la tematica è stata: “Datti una regolata”, cioè abbiamo cercato di capire quali sono gli elementi fondamentali per avere una regola di vita per vivere al meglio la nostra adolescenza e per vivere al meglio i momenti di gruppo in Oratorio. L’abbazia di Sant Antimo ci ha un po’ colpito per la sua semplicità e per la sua luminosità, in questa chiesa la luce, il suono, le pietre vivono in una magica simbiosi. Ogni elemento compenetra, plasma e vive nell’essenza dell’altro.
Le sue pietre racchiudono un mondo di melodie e di preghiera che in ogni istante si libera e fluttua nello spazio e nel tempo ed entra, impercettibile, nel cuore e nella mente. Dopo aver mangiato presso l’abbazia abbiamo ripreso il cammino con i Camper e ci siamo diretti a San Giminiano, la città delle cento torri, lì abbiamo gustato le bellezze artistiche, il paesaggio magnifico e ci siamo lasciati del tempo libero per fare shopping. Durante il viaggio di ritorno abbiamo fatto una tappa a Viareggio dove abbiamo celebrato la Santa Messa sulla spiaggia.
Abbiamo visitato posti bellissimi, ma la cosa più importante è stata l’amicizia che si è creata e fortificata, da questa esperienza tutti noi portiamo a casa qualche cosa di importante che speriamo di poter condividere con tutti gli altri amici rimasti a casa. L’anno prossimo visiteremo un’altra città, speriamo che il nostro don ci porti all’estero, ma l’importante sarà stare ancora una volta un po’ di giorni nella serenità e nell’amicizia.

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