Uno corre, l'altro raccoglie 100 uova: da 75 anni a Gandino la «corsa de öf»

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28/06/2006
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Pasquale Campana nella corsa delle uova del 1962.
Pasquale Campana nella corsa delle uova del 1962.
Tutto nacque per una scommessa, 75 anni fa. Un gioco «nostrano» che mantiene intatto il suo fascino ancora in tempi di hi-tech e che tornerà a riempire il centro di Gandino di curiosi e tifosi, domani. È la «corsa de öf», la «corsa delle uova» che vede sfidarsi due atleti in un confronto a dir poco curioso: l'uno a raccogliere cento uova da terra, l'altro a correre da Gandino a Fiorano e ritorno. Per capire cosa stia dietro a questa sfida occorre tornare al 1931, in casa Bonazzi, in via Ghirardelli. È il 19 marzo, si celebra la festa di San Giuseppe e i due amici Renzo Archetti e Giovanni Bonazzi stanno gustando il pranzo a base di «öf e scamuscì», uova e germogli di radicchio preparati dalla mamma di Giovanni, Margherita. Le uova sode resistono ben poco all'appetito dei due commensali, e mamma Margherita sottolinea con una battuta la necessità di provare almeno a «guadagnarsi» quel cibo prezioso.
 
Da quella semplice battuta nasce l'originale scommessa: Giovanni Bonazzi raccoglierà 100 uova poste ad un metro l'una dall'altra fra piazza Vittorio Veneto e la chiesa di Santa Croce, mentre Renzo Archetti si propone di percorrere nel contempo (andata e ritorno) il tragitto che porta al passaggio a livello di Fiorano al Serio, dove transitava la ferrovia della Valle Seriana che Renzo utilizzava per raggiungere Milano per lavoro. Ad imporsi fu Renzo Archetti, che portò a termine il percorso in 42 minuti e 55 secondi. La scommessa fu riproposta sul finire degli anni '50 e nel 1981 l'Atalanta club Valgandino decise di riproporla nello scenario canonico di piazza Vittorio Veneto. Quest'anno a disputarsi la vittoria del 75° anno saranno due atleti giovanissimi: Mattia e Luca Lanfranchi, omonimi ma non parenti stretti. Entrambi praticano da tempo attività agonistica, soprattutto nello sci di fondo con lo Sci Club Leffe. Particolare curioso il fatto che entrambi sono poco più che diciottenni, la stessa età di Archetti e Bonazzi (classe 1913) in occasione della prima edizione.
 
La sfida prende il via alle 20,30: a fare da madrina sarà Anita Pezzoli Bonazzi, vedova di Giovanni, l'ideatore della corsa. Seguirà la sagra al parco comunale, con musica dal vivo e soprattutto una grande frittata che sarà servita al pubblico.

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