Sarà inaugurato questo pomeriggio alle 16 il nuovo giardino sensoriale realizzato alla casa di riposo di Gandino, Fondazione Cecilia Caccia Del Negro.
Si tratta del compimento di un progetto partito lo scorso anno, grazie all'iniziativa dei volontari che operano alla Fondazione, che lo scorso marzo hanno costituito l'associazione Omnia Vitae onlus, presieduta da Paola Bombardieri, di cui a oggi fanno parte una trentina di iscritti.
«Un euro per un giardino» è lo slogan con cui i volontari hanno lanciato il progetto, sulla falsariga di altre iniziative che avevano portato all'acquisto di alcune panchine o al reperimento di piante da interno che sono andate ad abbellire sale comuni e atrio. Alla casa di riposo mancava un'area verde dedicata agli ospiti: vista la critica situazione economica dell'ente – che per coprire i costi di gestione e il mutuo per la ristrutturazione ultimata due anni fa doveva necessariamente procastinare la sistemazione del parco –, si è optato, d'accordo con il Consiglio d'amministrazione presieduto da Giuseppe Mosconi e con il direttore sanitario Cesare Maffeis, per un intervento che pur nelle sue ridotte dimensioni potesse offrire uno stimolo non solo per i pazienti autosufficienti, ma anche per quanti hanno alcuni limiti motori.
È stato così realizzato un giardino sensoriale, munito di barre d'appoggio per la deambulazione e percorsi protetti e, in futuro, di una cascata. Nel nuovo giardino, abbellito da piante profumate, è stata collocata la statua della Madonna di Lourdes, prima ospitata nel chiostro del vecchio edificio.
Il progetto è stato curato dall'ingegnere Mario Gusmini di Vertova, mentre per i lavori sono intervenute le imprese Edilpüra di Bellarmino Ongaro e Artigianscavi. La parte a verde è stata curata da Roberto Torri Vivai. La spesa complessiva si aggira sui 30.000 euro, al momento coperti solo per metà dalle offerte.
«Siamo molto fiduciosi – spiega la presidente di Omnia Vitae, Paola Bombardieri –: l'attenzione dei gandinesi è la spinta su cui contiamo anche per il prossimo futuro. Tantissimi ci hanno aiutato, devo una citazione speciale al Gruppo alpini, che ha raccolto la somma ragguardevole di 3.500 euro».
Si tratta del compimento di un progetto partito lo scorso anno, grazie all'iniziativa dei volontari che operano alla Fondazione, che lo scorso marzo hanno costituito l'associazione Omnia Vitae onlus, presieduta da Paola Bombardieri, di cui a oggi fanno parte una trentina di iscritti.
«Un euro per un giardino» è lo slogan con cui i volontari hanno lanciato il progetto, sulla falsariga di altre iniziative che avevano portato all'acquisto di alcune panchine o al reperimento di piante da interno che sono andate ad abbellire sale comuni e atrio. Alla casa di riposo mancava un'area verde dedicata agli ospiti: vista la critica situazione economica dell'ente – che per coprire i costi di gestione e il mutuo per la ristrutturazione ultimata due anni fa doveva necessariamente procastinare la sistemazione del parco –, si è optato, d'accordo con il Consiglio d'amministrazione presieduto da Giuseppe Mosconi e con il direttore sanitario Cesare Maffeis, per un intervento che pur nelle sue ridotte dimensioni potesse offrire uno stimolo non solo per i pazienti autosufficienti, ma anche per quanti hanno alcuni limiti motori.
È stato così realizzato un giardino sensoriale, munito di barre d'appoggio per la deambulazione e percorsi protetti e, in futuro, di una cascata. Nel nuovo giardino, abbellito da piante profumate, è stata collocata la statua della Madonna di Lourdes, prima ospitata nel chiostro del vecchio edificio.
Il progetto è stato curato dall'ingegnere Mario Gusmini di Vertova, mentre per i lavori sono intervenute le imprese Edilpüra di Bellarmino Ongaro e Artigianscavi. La parte a verde è stata curata da Roberto Torri Vivai. La spesa complessiva si aggira sui 30.000 euro, al momento coperti solo per metà dalle offerte.
«Siamo molto fiduciosi – spiega la presidente di Omnia Vitae, Paola Bombardieri –: l'attenzione dei gandinesi è la spinta su cui contiamo anche per il prossimo futuro. Tantissimi ci hanno aiutato, devo una citazione speciale al Gruppo alpini, che ha raccolto la somma ragguardevole di 3.500 euro».
Data di inserimento:
01-07-2007