Petteni: innovazione e positive relazioni pagano Il sindaco: un segnale importante per Gandino
«È una buona notizia».
Così dal sindacato si commenta il progetto di investimento del Cotonificio Albini per il nuovo polo logistico che sarà realizzato a Gandino e si prevede diventerà operativo da settembre. A farsene portavoce è il segretario generale della Cisl bergamasca, Gigi Petteni . E dal comune il sindaco Gustavo Maccari ribadisce: «Il trasferimento a Gandino della sede logistico-distributiva del gruppo tessile Albini nelle aree dell'ex Manifattura Automatica Radici è un fatto sicuramente importante e positivo».
«Questa scelta è importante perché è fatta nelle valli, che sono una delle nostre criticità - prosegue Petteni -, e in un settore come il tessile che è esposto a tutti i venti della competizione. È una scelta che dimostra che scommettere su innovazione, qualità e buone relazioni partecipate come in questa azienda alla lunga paga ed è nell'interesse di tutti: impresa, lavoratori e comunità».
Sulla scelta di investire a Gandino ha influito in modo positivo anche l'apertura della nuova strada diretta a Seriate, che accelera di fatto il trasferimento dalla Val Seriana verso le principali arterie di collegamento autostradali. «Proseguiamo su questa strada», invita Petteni, sottolineando come negli anni gli imprenditori hanno rivendicato le infrastrutture e ora che si sono realizzate con l'investimento annunciato dal Cotonificio Albini a Gandino «si assumono anche scelte coerenti e responsabili».
Un contributo, quello dato dal nuovo sistema della viabilità, sottolineato anche dal sindaco Maccari, che aggiunge: «Viviamo anni nei quali, a livello economico e imprenditoriale, ha preso il sopravvento il pessimismo, quasi che il declino della tradizione manifatturiera sia inarrestabile, un dato di fatto rispetto al quale non si può far nulla. Non meno frequente in questi anni il fenomeno della delocalizzazione logistica, per trasferire centri di stoccaggio e distribuzione vicino alle grandi arterie stradali. Gli indicatori degli ultimi quindici anni mostrano dati negativi rispetto a occupazione, redditi, invecchiamento e disagio sociale. Il "motore" del lavoro è un traino essenziale per il rilancio complessivo delle nostre comunità». Scelte di investimento sul territorio sono quindi un segnale positivo: «Il gruppo Albini - aggiunge - ha dimostrato nei fatti che ci sono ancora imprenditori che sanno apprezzare fortemente la dedizione al lavoro della nostra gente, l'impegno e la professionalità delle maestranze e l'attaccamento che mostrano alle aziende nelle quali lavorano. I risultati produttivi, che pongono Albini fra i primi al mondo per i tessuti per camiceria, sono in tutta evidenza il risultato di un insieme di fattori positivi, fra i quali quello territoriale è certamente essenziale. La nostra amministrazione ha contribuito per quanto in suo potere a far sì che si giungesse all'insediamento di questa nuova realtà. Rilevante anche l'impegno del gruppo Radici, che ha proposto nei giusti termini la conversione del complesso di via Ca' Antonelli, area produttiva storica del bacino gandinese. La creazione di una struttura logistica rende di fatto inesistente l'impatto ambientale, sia per immissioni in atmosfera che per l'inquinamento acustico e garantisce un polo con circa 120 addetti». L'auspicio, conclude il sindaco, «è che non si tratti di un caso isolato, ma di una tendenza che può aprire nuovi orizzonti alla Val Gandino, anche per il recupero di aree industriali dismesse, recentemente censite per l'elaborazione del Piano di governo del territorio che è in fase di stesura collegiale con Leffe, Cazzano, Peia e Casnigo e con il coordinamento della Comunità montana».
Così dal sindacato si commenta il progetto di investimento del Cotonificio Albini per il nuovo polo logistico che sarà realizzato a Gandino e si prevede diventerà operativo da settembre. A farsene portavoce è il segretario generale della Cisl bergamasca, Gigi Petteni . E dal comune il sindaco Gustavo Maccari ribadisce: «Il trasferimento a Gandino della sede logistico-distributiva del gruppo tessile Albini nelle aree dell'ex Manifattura Automatica Radici è un fatto sicuramente importante e positivo».
«Questa scelta è importante perché è fatta nelle valli, che sono una delle nostre criticità - prosegue Petteni -, e in un settore come il tessile che è esposto a tutti i venti della competizione. È una scelta che dimostra che scommettere su innovazione, qualità e buone relazioni partecipate come in questa azienda alla lunga paga ed è nell'interesse di tutti: impresa, lavoratori e comunità».
Sulla scelta di investire a Gandino ha influito in modo positivo anche l'apertura della nuova strada diretta a Seriate, che accelera di fatto il trasferimento dalla Val Seriana verso le principali arterie di collegamento autostradali. «Proseguiamo su questa strada», invita Petteni, sottolineando come negli anni gli imprenditori hanno rivendicato le infrastrutture e ora che si sono realizzate con l'investimento annunciato dal Cotonificio Albini a Gandino «si assumono anche scelte coerenti e responsabili».
Un contributo, quello dato dal nuovo sistema della viabilità, sottolineato anche dal sindaco Maccari, che aggiunge: «Viviamo anni nei quali, a livello economico e imprenditoriale, ha preso il sopravvento il pessimismo, quasi che il declino della tradizione manifatturiera sia inarrestabile, un dato di fatto rispetto al quale non si può far nulla. Non meno frequente in questi anni il fenomeno della delocalizzazione logistica, per trasferire centri di stoccaggio e distribuzione vicino alle grandi arterie stradali. Gli indicatori degli ultimi quindici anni mostrano dati negativi rispetto a occupazione, redditi, invecchiamento e disagio sociale. Il "motore" del lavoro è un traino essenziale per il rilancio complessivo delle nostre comunità». Scelte di investimento sul territorio sono quindi un segnale positivo: «Il gruppo Albini - aggiunge - ha dimostrato nei fatti che ci sono ancora imprenditori che sanno apprezzare fortemente la dedizione al lavoro della nostra gente, l'impegno e la professionalità delle maestranze e l'attaccamento che mostrano alle aziende nelle quali lavorano. I risultati produttivi, che pongono Albini fra i primi al mondo per i tessuti per camiceria, sono in tutta evidenza il risultato di un insieme di fattori positivi, fra i quali quello territoriale è certamente essenziale. La nostra amministrazione ha contribuito per quanto in suo potere a far sì che si giungesse all'insediamento di questa nuova realtà. Rilevante anche l'impegno del gruppo Radici, che ha proposto nei giusti termini la conversione del complesso di via Ca' Antonelli, area produttiva storica del bacino gandinese. La creazione di una struttura logistica rende di fatto inesistente l'impatto ambientale, sia per immissioni in atmosfera che per l'inquinamento acustico e garantisce un polo con circa 120 addetti». L'auspicio, conclude il sindaco, «è che non si tratti di un caso isolato, ma di una tendenza che può aprire nuovi orizzonti alla Val Gandino, anche per il recupero di aree industriali dismesse, recentemente censite per l'elaborazione del Piano di governo del territorio che è in fase di stesura collegiale con Leffe, Cazzano, Peia e Casnigo e con il coordinamento della Comunità montana».
Data di inserimento:
17-05-2008