Svegliati tra le fiamme, appartamenti distrutti

Tre immigrati sono fuggiti in strada, una coppia era in ospedale per la nascita della prima figlia

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Data pubblicazione: 

08/11/2004
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Fumo e travi incenerite sono il triste bilancio del rogo scoppiato l’altra notte negli appartamenti in vicolo Santa Croce, nel centro storico di Gandino. L’incendio ha intaccato sei appartamenti, di cui tre sono stati dichiarati inagibili per i danni subiti.
I Vigile del fuoco al lavoro.

Due famiglie senza casa, tre appartamenti inagibili, uno con le solette allagate, 200 metri quadrati di tetto distrutti e un solo appartamento intatto. È il pesante bilancio dell'incendio scoppiato ieri notte nel centro storico di Gandino, dove in vicolo Santa Croce un complesso residenziale è stato avvolto dalle fiamme per cause ancora in corso d'accertamento.
L'incendio si è sviluppato poco prima delle 4 e ha danneggiato cinque unità immobiliari attigue che sorgono tra i numeri civici 10 e 14: i danni materiali, stando alle prime stime, ammonterebbero a circa 300 mila euro, ma senza il sollecito intervento dei vigili del fuoco sarebbe potuto andare peggio per gli abitanti dell'isolato tra via Dante e vicolo Santa Croce, che hanno vissuto una notte da incubo. Le fiamme hanno attaccato sei appartamenti: nel primo, 150 metri quadrati di proprietà di Claudio Ongaro che avrebbe dovuto trasferirsi tra poco insieme alla famiglia, sono andati in fumo 80 metri quadrati di tetto costituito da travi a vista e appena ultimato. Il secondo, di 110 metri quadrati su tre piani, attiguo al precedente, è di proprietà di Konte Cheischou, operaio senegalese di una ditta di Leffe, che vi abita con un cugino e sua moglie: la loro casa è andata completamente distrutta nella parte a mansarda e nel piano sottostante.
Il terzo appartamento, di 80 metri quadrati, è di Fausto Picinali, operaio di 38 anni, che sabato notte si era allontanato da casa verso l'una per accompagnare la moglie Pamela Bernini, casalinga di 20 anni, all'ospedale di Alzano dove ha messo alla luce una bimba, Alessia. L'appartamento dei Picinali è andato completamente distrutto: tetto, travi in legno, mobili, elettrodomestici, ma anche i vestitini della neonata, il fasciatoio e la carrozzina, in pratica tutto il corredino per la piccola. Ai piani inferiori, nella stessa ala, ci sono altri due appartamenti ancora disabitati, ristrutturati la scorsa primavera dal proprietario Pietro Noris di Albino. Accanto a queste due abitazioni c'è un altro appartamento disabitato e ristrutturato da poco, ma fortunatamente è scampato alle fiamme grazie al tempestivo intervento del proprietario.
L'allarme è scattato dopo la segnalazione di un vicino di casa che, svegliato dai tre senegalesi, ha chiamato il 115: sul posto sono accorsi i vigili del fuoco di Gazzaniga con 14 uomini, quelli del distaccamento di Clusone con una squadra di cinque uomini e quelli di Bergamo, che hanno dato manforte con un'autobotte. Le operazioni di spegnimento si sono concluse verso le 7,30, ma una squadra dei pompieri si è trattenuta lungo la mattinata per bonificare l'edificio bruciato. In totale, per gestire l'intera operazione, si sono alternate sette squadre. Per i rilievi e primi accertamenti sono invece intervenuti i carabinieri di Gandino: al momento non si conosce la causa scatenante dell'incendio, la risposta definitiva dovranno darla nei prossimi giorni i tecnici dei vigili del fuoco e i periti dell'assicurazione.

Autore: 

Franco Irranca

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