Società unica per lo sport Gazzaniga abbandona

Il Comune non parteciperà ai lavori dell'impianto di Casnigo Impasse tra i dieci soci in valle: anche Fiorano pensa di lasciare

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Data pubblicazione: 

29/07/2006
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Il Consiglio comunale di Gazzaniga nell'ultima seduta ha deciso, con i voti della sola maggioranza (gli unici due rappresentanti della minoranza presenti in sala si sono allontanati al momento della votazione), la revoca della deliberazione con cui aveva aderito, nel 1999, alla convenzione parasociale per la costituzione della società per azioni Impianti polisportivi.
Il recesso significa che Gazzaniga (e, prossimamente, a quanto sembra, anche Fiorano al Serio ) non parteciperà all'aumento di capitale sociale per il progetto di ampliamento del centro polisportivo di Casnigo con la realizzazione, negli spazi della ex palestra, di una pista per atletica e di strutture per il fitness. E viene avanti la proposta di trasformare nuovamente la Spa in Consorzio, cosa che favorirebbe l'uscita dall'impasse in cui si trovano i dieci Comuni (oltre a Gazzaniga e Fiorano, Gandino , Peia , Leffe , Cazzano Sant'Andrea , Casnigo , Colzate , Vertova e Cene ) facenti parte della società per azioni. Intanto, agli impianti sportivi di Casnigo, hanno preso il via i lavori per la realizzazione del progetto di ristrutturazione del palazzetto dello sport.
La questione è approdata in Consiglio a Gazzaniga dopo vicende che si trascinano da lungo tempo registrando, oltre a un fitto carteggio tra i sindaci, anche le dimissioni del Consiglio di amministrazione della Spa, poi rientrate, l'accordo raggiunto con otto dei dieci Comuni soci e il ricorso da parte del Comune di Gazzaniga alla Corte dei Conti (sezione regionale di controllo per la Lombardia), in merito alla legittimità degli atti della Spa. Il sindaco di Gazzaniga, Marco Masserini, nella seduta consiliare, ha fatto il punto della situazione e motivato il provvedimento di revoca adottato dal Consiglio. Il primo cittadino ha letto un documento in cui ha approfondito la tipologia dei rapporti Comuni-Spa in occasione della richiesta di quest'ultima di garantire la Comunità montana Valle Seriana del mutuo per la ristrutturazione degli impianti, con conseguente impegno di spesa a carico dei Comuni azionisti della Spa, chiamati a far fronte al finanziamento ventennale dell'operazione, motivando le ragioni del recesso.
Il sindaco ha inoltre riferito di aver investito della questione e dei patti parasociali connessi il revisore dei conti del Comune e la Corte dei Conti, massimo organo giurisdizionale in materia contabile, che ha espresso, il 27 giugno, il suo parere, che considera illegittimo l'impegno ventennale per il finanziamento dell'aumento di capitale (posizione condivisa dal revisore dei conti). Circa i patti parasociali è stato acquisito solo un parere informale (trattandosi di tema specifico) di un alto funzionario della Corte che ritiene ravvisabile un danno erariale qualora i patti in questione venissero applicati. Dati tali presupposti, l'amministrazione comunale di Gazzaniga ha deciso di ritirare l'adesione data a suo tempo e di chiedere la restituzione di quanto versato alla Spa dal 1999 al 2005.
Il sindaco ha dato lettura anche di un documento inviato dal presidente del Cda della Società Impianti polisportivi, Pietro Nodari, il quale ha interpretato la pronuncia della Corte come un utile punto di partenza per una riflessione, da parte dell'assemblea dei sindaci e dei Comuni soci, per definire la controversa questione. A suo giudizio, infatti, non viene esclusa la possibilità dei Comuni di onorare il proprio impegno ventennale di spesa per la sottoscrizione del capitale entro i limiti dei rispettivi bilanci (annuali, biennali o triennali), ferma restando la decisione già presa concordemente e all'unanimità dai rappresentanti dei comuni nell'assemblea, di consentire la realizzazione dell'importante investimento.
I rappresentanti delle minoranze presenti in sala (Antonio Baleri per «Gazzaniga centro valle» e Adriano Nani per «Lista civica per Gazzaniga»), data la complessità della materia e i suoi risvolti giuridici controversi che non permettono una visione chiara dei problemi, hanno preferito non partecipare alla votazione.
La decisione del Consiglio comunale di Gazzaniga di revocare delibere assunte sette anni fa rompe l'unità dei Comuni e rimette in discussione tutta la questione dell'avvio dei lavori, reso ancor più intricato e complicato anche dal sollecito, inviato proprio in data 20 luglio, dal presidente del Cda, Nodari, ai Comuni, perché provvedano, entro il 31 agosto, al versamento delle quote di aumento del capitale per il 2006 cui i Comuni soci fino a ora non hanno ancora provveduto.

Autore: 

Franco Irranca

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