Al tavolo anche le forze dell'ordine. Via libera dal ConsiglioSì alla videosorveglianza. Ma la Lega: vogliamo anche le ronde
Resta all'ordine del giorno il tema della sicurezza a Gandino. In paese si ricorda l'importanza di incrementare mezzi e finanziamenti alla forze dell'ordine, ma vengono anche disposti videosorveglianza, rafforzamento dei vigili e, da subito, un tavolo tecnico con i carabinieri attraverso il quale approfondire anche l'opportunità delle ronde.
Si è protratto sino a tarda ora il Consiglio comunale del paese seriano, convocato lunedì sera in seduta straordinaria per votare una risoluzione proposta dal gruppo di maggioranza «Insieme per Gandino, Barzizza e Cirano» che sostiene il sindaco Gustavo Maccari. Sul tavolo l'escalation di furti che nelle scorse settimane, oltre a colpire diverse località della provincia e della stessa Val Gandino, si è particolarmente concentrata su Gandino e sulle frazioni di Cirano e Barzizza. La risoluzione ha preso atto delle istanze della popolazione espresse nell'assemblea pubblica che si è svolta a Cirano martedì della scorsa settimana, rispetto alla quale ha relazionato il primo cittadino. Il testo, approvato all'unanimità, invoca maggiore sicurezza e provvedimenti concreti da parte degli enti superiori.
Esprime incondizionato apprezzamento per l'opera dei carabinieri, ma chiede «un immediato incremento delle dotazioni di personale e di mezzi delle forze dell'ordine da destinare al servizio nella nostra valle e ciò anche mediante un diretto aumento delle dotazioni per la stazione carabinieri di Gandino. L'incremento di mezzi e personale – si legge – sia tale da garantire il costante servizio in Val Gandino, con una pattuglia in costante servizio nelle ore notturne».
La minoranza consiliare della Lega ha chiesto, e ottenuto, che nel testo non si facesse riferimento al ministero dell'Interno, retto da Roberto Maroni, ma a quello della Difesa, da cui dipendono i carabinieri, deputati all'ordine pubblico in Val Gandino. La risoluzione ha dato anche mandato al sindaco di provvedere a inoltrare formale richiesta di finanziamenti per la ristrutturazione e il completamento dei lavori della caserma dei carabinieri, che da tempo è sul tavolo delle amministrazioni della Val Gandino.
Sul secondo punto all'ordine del giorno, nel quale si doveva dare via libera agli adempimenti previsti dal «pacchetto sicurezza», minoranza e maggioranza hanno mostrato divergenze sul percorso da attuare per l'eventuale istituzione delle cosiddette ronde.
La Lega, per voce del capogruppo Mirko Brignoli, ne ha chiesto l'immediata approvazione, mentre la maggioranza, favorevole come il Carroccio all'istituzione del servizio di videosorveglianza e al rafforzamento della polizia locale, ha preferito approfondire meglio l'istituzione dei cosiddetti «osservatori volontari». «Si vogliono valutare – ha detto il capogruppo Francesco Bergamelli – le effettive possibilità di dare senso compiuto a un'iniziativa nata su un'onda emotiva che potrebbe non avere continuità». A tal proposito va detto che solo una settimana dopo l'assemblea pubblica che aveva visto la presenza di oltre 400 persone, l'altra sera gli spazi per il pubblico nel salone della Valle dove era riunito il Consiglio erano completamente vuoti.
Il Consiglio si è concluso, dopo una prolungata discussione su aspetti procedurali, con due separate votazioni: bocciata la proposta della Lega di votare un unico pacchetto comprensivo dell'istituzione delle ronde e approvata invece quella della maggioranza che ha dato il via libera a videosorveglianza, al rafforzamento della polizia locale e alla convocazione urgente di un tavolo tecnico operativo con le forze dell'ordine e le consulte territoriali, compresa quella degli immigrati. Proprio il tavolo operativo dovrebbe essere elemento essenziale, secondo la maggioranza, per verificare l'effettiva necessità di avviare il progetto di osservatori volontari.
Il percorso istitutivo risulta particolarmente articolato, soprattutto per gli aspetti di formazione, come confermato anche dal capogruppo leghista Brignoli. Al momento di votare la proposta della maggioranza i consiglieri della Lega hanno abbandonato l'aula.