Si riparte da zero per la nuova caserma

Gli spazi sono scarsi. Stop al piano su via ProvincialeIn campo cinque Comuni per ricostruirla sull'area attuale

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Data pubblicazione: 

18/02/2010
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La caserma dei carabinieri a Gandino

Per i carabinieri di Gandino, che coprono l'intera Valgandino (oltre a Gandino, appunto, Casnigo, Cazzano Sant'Andrea, Leffe e Peia) serve una caserma nuova, più ampia e funzionale. La questione è annosa: nel 2003 si iniziò a ipotizzare di costruire uno stabile ex novo all'ingresso del paese, in via Provinciale, ma poi non se ne fece più nulla. L'area era infatti interessata da alcune problematiche geologiche, che avrebbero complicato l'iter. Tutto fermo, fino a ora. Perché l'iter è ripreso e adesso si sta verificando la possibilità di ricostruire una caserma sul terreno dove sorge l'esistente, ormai insufficiente. Le amministrazioni comunali consorziate sono state chiamate a deliberare sulla progettazione preliminare dell'opera e sull'indagine geologica. Si tratta delle fasi preliminari indispensabili per stabilire i costi dell'opera.
Il primo Comune ad affrontare il punto durante il Consiglio è stato Casnigo, che ha dato il via libera allo stanziamento per gli studi. Nei prossimi giorni lo seguiranno gli altri quattro Comuni. Nella delibera approvata dall'assemblea, guidata dal sindaco Giuseppe Imberti, è stata prevista una spesa di circa 13 mila euro per lo studio preliminare e le indagini geognostiche e topografiche per le quali sono stati già individuati un tecnico e due architetti che li eseguiranno. Il compito di coordinamento delle fasi procedurali è stato affidato al Comune di Gandino che si farà carico anche delle ulteriori spese tecniche (circa 18 mila euro) che verranno poi ripartite tra i Comuni in proporzione al numero degli abitanti.
Dell'ampliamento della caserma si era iniziato a parlare nel 2003, con successivi esami sull'area, risultata non ottimale, di via Provinciale. Poi lo stop. Dopo una prolungata stasi la questione è tornata di attualità: nel 2009 ci sono stati incontri a Cazzano e a Gandino con i sindaci e i vertici dell'Arma (il capitano Luigi Miele – comandante della compagnia di Clusone – e il luogotenente Giovanni Matterello, comandante della stazione) in seguito ai quali è stato deciso, in deroga alla convenzione in essere, di realizzare la nuova caserma nello stesso luogo in cui sorge quella attuale, all'intersezione tra via San Giovanni Bosco e via Innocenzo XI, previa demolizione dello stabile esistente. Il progetto di massima già c'è: la nuova struttura prevede spazi per gli uffici, per la logistica, per i servizi e gli alloggi (quattro) dei militari, per complessivi 800 metri quadrati circa. Il presidio militare troverà ospitalità, durante il periodo dei lavori, nella caserma dei carabinieri di Fiorano. «Spero proprio che questa sia la volta buona – afferma Gustavo Maccari, sindaco di Gandino – dopo le vicissitudini incontrate dal progetto. La caserma era nel nostro programma elettorale ma la sua realizzazione è slittata per varie ragioni. Ora mi pare che ci sia la volontà unanime, da parte di tutta la Valgandino, di concludere. L'unico fattore che potrebbe interferire è che la cifra sia superiore a 1,2 milioni di euro, cifra preventivata in passato. Appena avremo l'esito delle indagini e del progetto preliminare, verrà definito il preventivo. Quindi procederemo all'appalto dell'opera che riteniamo richiederà circa un anno di tempo per la realizzazione».

 

Autore: 

Franco Irranca

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