Si presentano i quadri restaurati della basilica

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19/06/2009
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«Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d'arte per guardare la propria anima…»: è una massima di George Bernard Shaw che ben condensa il senso della serata artistica programmata a Gandino.
Saranno 15 le opere restaurate che verranno presentate stasera, alle 20,45, nella basilica di Gandino, nell'ambito di un incontro promosso dalla parrocchia di Santa Maria Assunta e dal Museo di arte sacra.
«La generosità dei gandinesi per il proprio patrimonio artistico - conferma il rettore del Museo Silvio Tomasini - si è unita all'appoggio di enti e istituzioni, rendendo possibile una serie di interventi che portano all'antico splendore tele e sculture».
Le opere oggetto di restauro provengono dal museo e da chiese sussidiarie. I lavori sono stati eseguiti in diversi laboratori tra il 2006 e i primi mesi del 2009, sotto la supervisione della Soprintendenza. Sono tornati all'antico splendore quattro quadri della collezione del Museo, olio su tela, rappresentanti rispettivamente «Cristo che cade sotto la croce», «Cristo deposto tra angeli», un «Ritratto di nobildonna in nero», e «L'incontro di Gesù con le pie donne».
Il restauro di questi dipinti è stato finanziato dalla Provincia di Bergamo e dal Gruppo Amici del museo di Gandino. Anche il recupero di un pendant di preziosi dipinti settecenteschi, sempre parte delle collezioni del museo, è stato finanziato dal Gruppo Amici del museo grazie agli incassi dei mercatini allestiti durante le ultime fiere di San Giuseppe. Sempre nel museo verrà collocato lo strappo di affresco raffigurante la Madonna della Sanità, donato (restauro compreso) da un parrocchiano.
La carrellata proseguirà con tre pezzi ubicati nella chiesa del Suffragio, a cominciare da una scultura lignea policroma del XVII secolo, raffigurante Cristo Flagellato alla Colonna, il cui restauro è stato interamente finanziato dalla Confraternita del Suffragio. Sono stati recuperati anche un prezioso dipinto cinquecentesco raffigurante San Francesco che riceve le stigmate e una tela del ‘600 raffigurante «L'estasi di Sant'Antonio di Padova». Nella chiesa di San Giuseppe, invece, sono stati recuperati tre grandi teleri, due dei quali a lato dell'altare maggiore. Un importante contributo per questo restauro è stato concesso dalla Fondazione della Comunità Bergamasca onlus. Le opere saranno esposte in basilica fino a domenica.

Autore: 

G. B. G.

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