Sfilano gli alpini a Gandino: un abbraccio lungo 80 anni

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Data pubblicazione: 

08/07/2012
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Un momento della sfilata
L'onore ai caduti in Piazza V. veneto
La S. messa in Basilica
La deposizione della corona d'alloro al cimitero
La mostra fotografica sulla storia del gruppo
La festa

Un abbraccio caloroso e commosso.
È quello che la comunità di Gandino e le penne nere della Bergamasca hanno riservato al Gruppo di Gandino, che ha festeggiato domenica 8 luglio gli 80 anni di vita. Centinaia di alpini, in rappresentanza di almeno una quarantina di gruppi della provincia e di altre zone della Lombardia, hanno sfilato per le vie del centro storico, seguendo il ritmo dettato dalla Fanfara di Scanzorosciate e dal Civico Corpo Musicale di Gandino.

A caratterizzare il corteo il grande drappo tricolore (venti metri per quattro) degli alpini gandinesi, presenti in massa (almeno 150) con le tradizionali camicie confezionate in paese e inaugurate nel 1979 all'Adunata di Roma, alla presenza di Papa Giovanni Paolo II.
Il momento principale si è tenuto sulla piazza del muncipio, con gli onori al monumento dei Caduti e i discorsi ufficiali. “Gli alpini non si congedano mai", ha affermato il sindaco Elio Castelli cui ha fatto eco il consigliere sezionale Giuseppe Gregis, che ha sottolineato come gli alpini, in guerra e in pace “hanno sempre lo zaino in spalla”.

Nei tre giorni di festeggiamenti a rappresentare la sezione si sono alternati anche il presidente Carlo Macalli e il vicepresidente Alessio Granelli. Presenti anche il delegato di zona Giambattista Colombi e il giovane consigliere sezionale Paolo Moro, che ha affiancato il capogruppo locale Luigi Piazzini nel coordinamento dei festeggiamenti.
Un particolare ricordo è stato dedicato ai tre capigruppo che hanno caratterizzato la storia degli alpini gandinesi: Giacomo Hallmayr (fondatore nel 1932), Gigino Rudelli (a capo del Gruppo per 52 anni, dal 1948 al 2000) e Angelo Moro, morto improvvisamente nel 2010.

Le vedove, alternandosi con figlie e nuore, hanno portato in corteo i cappelli alpini delle tre penne nere “andate avanti”, suscitando non poca commozione in tutti i presenti.§
Dopo le cerimonie ufficiali sabato a Barzizza, Cirano e alla Tribulina dell'Uccellino (ristrutturata dalle penne nere gandinesi), domenica la Messa è stata celebrata nella basilica di S. Maria Assunta dal prevosto don Innocente Chiodi. “Plaudo alla vostra quotidiana presenza – ha detto don Chiodi – alla vostra determinata solidarietà che insegna alle nuove generazioni il rispetto delle tradizioni e la disponibilità a prestarsi per il prossimo”.
I festeggiamenti si sono conclusi con il rancio alpino alla scuola materna.

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