Scivolata lunga 100 metri, Ferito cercatore di funghi

Gandino, disavventura per anziano di 81 anni sopra CiranoL’amico che lo aveva salutato poco prima: «L’ho visto cadere»

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23/10/2013
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I soccorsi all’anziano di Gandino rimasto ferito sopra Cirano sono stati particolarmente difficili

Un anziano pensionato di Gandino, Battista Moro, di 81 anni, residente in via Diaz 42, è rimasto ferito ieri pomeriggio scivolando lungo una ripa scoscesa e rotolando per un centinaio di metri, finendo in un prato. L’episodio si è verificato poco dopo le 15 in località «La Tinella», nella frazione Cirano, distante oltre un chilometro dalla cappella detta dell’Usilì, fuori dall’abitato.
L’uomo era uscito di casa in cerca di funghi ma è stato tradito dal terreno reso scivoloso dalla pioggia. Ha perso l’equilibrio ed è rotolato per circa 100 metri lungo un percorso accidentato e irto di spuntoni di roccia, fino in fondo alla scarpata erbosa, riportando un trauma contusivo cranico e facciale commotivo e un trauma alla schiena.
Battista Moro non presentava però segni evidenti di fratture agli arti e al corpo. Per sua fortuna nel luogo dove è caduto si trovava un suo compaesano, Pietro Rottigni, di 64 anni, per coincidenza anche suo vicino di casa. «Ci siamo incontrati sul sentiero e, essendo vicini di casa, abbiamo fatto due chiacchiere – ha poi raccontato Rottigni–. Quindi l’ho salutato e ci siamo lasciati.
Lui ha proseguito per la sua strada, io per la mia. A un certo punto mi sono girato e non l’ho più visto sul sentiero. L’ho visto cadere, dopo essere scivolato, lungo il ripido versante: ha scavalcato un sentiero e ha strappato alcune reti messe per le capre, arrestandosi in fondo alla scarpata».

«Ho recuperato i suoi occhiali»
Pietro Rottigni si è subito prodigato in aiuto di Battista Moro. «Sono corso giù lungo lo stesso pendio – ha infatti ricostruito l’uomo – per soccorrerlo e l’ho trovato privo di sensi. Lo chiamavo per svegliarlo, ma inutilmente. Poi ha ripreso i sensi da solo, chiedendomi cosa era successo perché non ricordava nulla. Avevo con me il cellulare e ho chiamato i soccorsi. Mentre lo portavano via sono risalito lungo la ripa per cercare gli occhiali che aveva perso e li ho trovati, consegnandoli ai soccorritori».
Sul posto sono giunti il 118 con l’automedica e l’ambulanza del Corpo Volontari Presolana, i carabinieri della stazione di Gandino, la polizia locale e i vigili del fuoco dei distaccamenti di Gazzaniga e Clusone. Questi ultimi si sono potuti avvicinare al luogo dell’infortunio solo con il fuoristrada Defender, in quanto il terreno era fradicio d’acqua e non transitabile ai mezzi pesanti. Le operazioni di soccorso, effettuate in zona, sono state laboriose e complesse: i pompieri hanno dovuto aggirare la ripa scoscesa per raggiungere il punto dove c’era il ferito, che è stato soccorso dalla squadra del Corpo volontari Presolana. Battista Moro è stato steso su una barella toboga e trasportato a mano, e a passo d’uomo, dai pompieri fino all’autolettiga, seguendo una strada carreggiabile locale che collega con una cascina che sorge sul posto.
Caricato su un’ambulanza, l’anziano infortunato è stato accompagnato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per esami e controlli più approfonditi. Ai soccorritori si era aggregato anche un giovane del luogo che fa parte dei volontari del Corpo nazionale del Soccorso alpino.

Autore: 

Franco Irranca

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