Scivola e si rompe la gamba. Escursionista salvato sul Farno

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16/01/2012
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La pista di fondo della Montagnina sul monte Farno: la zona è stata meta di un'escursione con incidente a lieto fine
La zona del Farno dove è accaduto l'incidente

Si è trascinato per diverse decine di metri sul fondo ghiacciato sopportando il dolore della gamba malamente fratturata, finché è riuscito a lanciare l'allarme con un telefonino.
Un brutta avventura a lieto fine quella di Daris Castelli, cinquantenne di Gandino, che è stato recuperato verso l'una dell'altra notte nella zona del monte Farno. Sabato sera era salito per un'escursione in sella al suo quad, Castelli aveva approfittato della bella giornata per andare a monte dell'abitato di Barzizza ed era stato notato da diversi escursionisti.
Pur pratico della zona e non nuovo all'uso del mezzo a quattro ruote, il centauro non ha fatto i conti con le insidie del fondo ghiacciato e si è trovato in difficoltà senza la possibilità di controllare il mezzo. È riuscito a scendere dal mezzo mentre questo continuava la corsa verso valle, arrestandosi a qualche decina di metri di distanza in una zona scoscesa. Nel tentativo di raggiungerlo per verificarne le condizioni, Castelli è caduto procurandosi una forte contusione e la frattura, successivamente diagnosticata, di tibia e perone.
Impossibilitato a rialzarsi e dolorante, non ha avuto modo di chiedere aiuto immediatamente: l'ora era ormai tarda (erano passate le 23) e in zona non c'erano escursionisti o residenti.
In particolare non era possibile per l'infortunato chiamare con il telefono cellulare, visto che la zona ha una copertura scarsissima del segnale nonostante, ironia della sorte, alcuni ripetitori si trovino proprio sulla sommità del Farno. Un problema più volte segnalato da quanti frequentano la zona, cha al momento ha il solo rifugio Parafulmine come punto di riferimento, posto però molto più a monte. In primavera è annunciata invece la riapertura del rifugio Monte Farno, chiuso da due anni.
«È stata una brutta avventura – spiega Castelli nel suo letto di ospedale ad Alzano – e ho avuto paura. Sono riuscito a trascinarmi verso valle con grande fatica per diversi metri, raggiungendo una zona dove per fortuna uno dei due cellulari che avevo con me ha raccolto il segnale e mi ha consentito di chiamare i responsabili del rifugio Parafulmine, aperto nei fine settimana, che domina la pista di fondo della Montagnina». I volontari dal rifugio hanno organizzato i soccorsi, inviando l'sos ad amici e volontari pronti ad accorrere in zona. Fra i primi ad arrivare sul posto Alberto Rudelli, volontario al rifugio e anche presidente della Ciclisti Valgandino, e Cristian Imberti, impegnato nei lavori per la riapertura del rifugio a valle, che ha una residenza sul Farno. Il 118 ha messo in preallarme anche le squadre del Soccorso alpino, ma l'intervento non è stato necessario e le squadre sono state fatte rientrare. Castelli è stato ricoverato nel reparto traumatologia dell'Ospedale di Alzano Lombardo dove verrà operato per la riduzione della frattura riportata nell'incidente.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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