PAIA - GANDINO
Santo Marinoni protagonista a Peia e anche fuori, nelle vicende che interessano la Val Gandino.
I riflettori di questi tempi sono puntati sullo storico Palazzo Giovanelli di Gandino, in favore del quale è stato finanziato un intervento di recupero dalla durata ventennale. Ma la delibera dell’ex Comunità Montana, che autorizzava il progetto, è stata oggetto di contestazioni da parte di altri sindaci della Valle, infuriati e preoccupati nel veder congelati i fondi BIM per ben due decenni. Finché, il 21 gennaio, l’assemblea dei sindaci si è riunita per discutere la questione, optando all’unanimità per la revoca della delibera (27 favorevoli e 7 astenuti).
Marinoni, che faceva parte dei 7 astenuti, s’inserisce nella vicenda come convinto sostenitore del progetto di recupero del palazzo di Gandino: “Secondo me è un progetto culturale importante che va appoggiato e che si basa sul finanziamento di 1 milione di euro da parte della Fondazione Cariplo; ora formuleremo una proposta alla Comunità Montana per gli 800 mila euro del BIM. I paesi della Val Gandino entrerebbero in percentuale nel Palazzo Giovanelli per un totale di 1 milione e 800 mila euro. La Comunità Montana ha votato contro la delibera che era stata fatta all’ultimo momento, ufficialmente valida ma scorretta”.
Il sindaco di Peia e quello di Gandino, insieme ad altri primi cittadini, presenteranno una nuova proposta riguardante il Distretto culturale: “Ci riuniamo per elaborare il nostro progetto che ci consenta di usufruire dei fondi BIM affidati alla Comunità Montana per quasi 20 anni, ho appena sentito Gustavo Maccari per sollecitare l’incontro”.