Radici Group cresce nel filo per erba sintetica

La Tpr investe sette milioni a Gandino per aumentare la capacità produttiva

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Data pubblicazione: 

15/06/2008
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RadiciGroup, terzo produttore a livello internazionale di filo per erba sintetica con una quota del 20% del mercato europeo e del 7% circa di quello mondiale, ha avviato nello stabilimento di Gandino della Tessiture Pietro Radici (Tpr) una nuova linea di tecnologia tedesca, la quarta, per la produzione di monofilo di polietilene o di nylon.
L'azienda di Gandino, oltre che nella produzione di «non tessuti» per applicazioni industriali, è infatti impegnata, a seguito dell'incorporazione nel 1997 della Art, nella produzione di filo per erba sintetica, con marchio Radigreen, utilizzata per uso sportivo e per impieghi domestico-ricreativi, o anche per la sostituzione dell'erba naturale in luoghi dove c'è scarsità d'acqua per l'irrigazione.

Ottomila tonnellate all'anno
Alla base di questo investimento da circa sette milioni di euro, già completato, che permetterà all'azienda di ampliare la propria capacità produttiva di monofilo, portandola da 6.000 a 8.000 tonnellate annue, c'è la crescente richiesta da parte del mercato di erba sintetica, stimata nel 2007 in 35 milioni di metri quadrati in Europa e in 80 milioni di metri quadrati nel mondo, con una previsione di crescita annua per i prossimi anni del 14% in Europa e del 18% nel resto del mondo.

Circa 150 i dipendenti
«È un investimento importante dettato dal fatto che crediamo fortemente nelle opportunità offerte dal mercato dell'erba sintetiche - dice Enrico Buriani, amministratore delegato di Tessiture Pietro Radici, che occupa 148 persone con un fatturato annuo superiore ai 45 milioni di euro - Nonostante i nostri business siano penalizzati da un costante incremento dei costi delle materie prime e dell'energia e da un fattore cambio euro-dollaro sfavorevole, vogliamo continuare ad essere in questo settore e a crescere».
La produzione nella quale è specializzata la Tessiture Pietro Radici, il monofilo, rispetto al tradizionale «fibrillato» (una bandella di sezione rettangolare ed intersiata) ha maggiore somiglianza ai campi naturali e proprietà meccaniche che consentano una maggiore resistenza all'usura. «I manti di erba sintetica vengono garantiti all'utilizzatore da un minimo di cinque ad un massimo di dieci anni e per tutto il periodo di vita il campo deve mantenere inalterate tutte le caratteristiche relative all'interazione palla-superficie e giocatore-superficie, esplicitate da grandezze fisico-meccaniche misurate secondo normative molto precise e rigorose nel rispetto dei parametri fissati nella normativa - aggiunge su questo punto Buriani -. Per poter rendere disponibile ai clienti filati di qualità elevata e costante, non è sufficiente comprare una macchina, per quanto costosa: è necessario sapere coniugare la conoscenza delle materie prime e del processo di produzione con quella dell'applicazione finale, in modo da "progettare" un filo rispondente alle necessità di utilizzatori sempre più esigenti. Ecco perché, da sempre, abbiamo cercato di fare del nostro know-how, della flessibilità, della qualità dei nostri prodotti e della velocità di risposta, i nostri punti di forza».

Cresce la gamma
Accanto all'ampliamento della capacità produttiva la Tessiture Pietro Radici ha ampliato la sua gamma articoli, che spazia dai filati «dritti», destinati in particolare a campi per calcio e rugby, a quelli «ricci» che rappresentano un prodotto «specialty» («Piuttosto onerosa da un punto di vista produttivo» - puntualizza Buriani) utilizzato per creare superfici di estrema omogeneità, ad esempio per il golf o per l'hockey: a questo proposito la Federazione internazionale hockey ha autorizzato lo svolgimento di competizioni di primario livello internazionale su superfici di quest'ultimo tipo.

Il ritorno del nylon
«La recente introduzione nella gamma prodotti del monofilo in poliammide (nylon Ndr), presentato alla Fiera internazionale dello Sport e del Tempo libero 2007, ci completa ulteriormente, ponendoci in una condizione di unicità rispetto ai nostri concorrenti principali - continua Buriani -. Il monofilo di nylon rappresenta il 7% del mercato, contro il 70% rappresentato dal monofilo di polietilene. È quindi ancora una volta un prodotto di nicchia che abbiamo potuto e voluto realizzare sfruttando l'esperienza che RadiciGroup vanta nel settore».

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