RADICI DUE TIPOGRAFIA
Una realtà consolidata ed affidabile, forte di efficienza, flessibilità ed organizzazione
Articolo pubblicato sulla rivista BergaME'
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Si dice spesso che per le fortune di un’azienda sia cruciale il “passaggio generazionale”, la capacità cioè di coniugare lo spirito imprenditoriale, l’arte che caratterizza “il mestiere” e l’apertura verso nuovi orizzonti e tecnologie. Probabilmente, qualche economista alla ricerca di esempi pratici dovrebbe fare un salto a Gandino, proprio all’ingresso del paese, che peraltro conserva un invidiabile centro storico, dove ha sede “Radici Due Tipografia”.
Si tratta di un’attività artigianale che conta ormai una storia di tre generazioni, che hanno attraversato il XX° secolo, due guerre e tutti i mutamenti sociali ed economici della Val Gandino. “Tutto iniziò nel 1913 – spiega Alessandro Radici, 46 anni, titolare dell’attività, in cui collabora anche la moglie Cristina – quando mio nonno Luigi era un semplice volontario dell’Oratorio Maschile, impegnato nella stampa. L’allora parroco don Giovanni Bonzi avviò, proprio in Oratorio, la pubblicazione del bollettino parrocchiale “La Val Gandino”. Una vera e propria istituzione per le nostre comunità, che ha avuto negli anni formati e periodicità variabili (oggi è mensile), ma che puntualmente raggiunge tutte le famiglie e ha festeggiato il secolo di vita”.
Secondo i dati dello studio di Rossana Priori pubblicato nel 2009 dall’associazione dei Poligrafici Artigiani Bergamaschi, la Tipografia dell’Oratorio proseguì l’attività sino al 1956, quando, il 15 febbraio, la famiglia Radici si mise in proprio nello stabile di via Provinciale, grazie a Virginio, figlio di Luigi e padre di Alessandro. Erano gli anni del boom industriale e la stampa tipografica viveva un periodo di grande sviluppo. Le aziende tessili della valle avevano bisogno di bolle e fatture, distinte di magazzino e ordini di lavorazione, ma anche di foto industriali e cataloghi. Sandro cresce in quegli anni, scoprendo dal vivo l’attività produttiva, affiancata dal gusto per la cultura che papà Virginio e mamma Andreina Della Torre, insegnante, tengono sempre nella giusta considerazione. Alla meccanica inebriante delle rotative e alla destrezza nel comporre i piombi che ancor oggi sono visibili nei piccoli scaffali di composizione, si uniscono il piacere della lettura, l’amore per il pianoforte, per la Banda e per lo sport ciclistico. “Sono state e sono tuttora contaminazioni importanti – sottolinea Alessandro – perché mi hanno consentito di cogliere una vera e propria filosofia di vita che ancor oggi si traduce nel mio lavoro. Ogni foglio che esce dalla nostra tipografia ha innanzitutto un’anima. Non è il risultato di un mero procedimento meccanico, che peraltro curiamo in ogni dettaglio, ma il frutto di un dialogo costante con il cliente, sin dall’ideazione del prodotto. Questo avviene per pubblicazioni impegnative, addirittura libri, ma anche per le semplici locandine che annunciano una festa o una manifestazione.
Stampare, per esempio, un notiziario parrocchiale è qualcosa di più di una semplice organizzazione di dati e fotografie. Spesso i miei interlocutori sono persone appassionate, che nel tempo libero preparano testi e materiale. Finiamo per essere con loro e come loro, trovando magari la foto mancante o il logo in definizione migliore, accorgendoci di un errore, trovando la miglior soluzione, affinchè anche l’aspetto economico sia ottimale per entrambi.
Qui la “filiera corta” è un dato di fatto: l’ufficio tecnico in cui tutto viene organizzato al computer è a pochi metri dalle macchine da stampa e dal settore di finissaggio, cui sovrintende mia moglie Cristina. A volte i ritmi sono serrati, ma sappiamo di lavorare per le comunità di cui siamo orgogliosi di essere parte”. La “Radici Due Tipografia” non è soltanto la “casa” del bollettino “La Val Gandino”, ma anche dei notiziari parrocchiali e/o comunali. Dalla macchina Komori di ultima generazione che stampa in quadricromia escono locandine e pieghevoli, ma anche libri di storia locale e pannelli pubblicitari. Sandro Radici nel 2009 ha vinto il concorso per la creazione del logo del Distretto de “Le Cinque Terre della Val Gandino”: la mano multicolore che segnala arte, cultura ed eventi è diventata (insieme al Mais Spinato e alle sue bontà) un’etichetta importante che apre orizzonti futuri anche per la promozione del territorio.
“Negli ultimi anni – continua Alessandro Radici - ci siamo attrezzati per la stampa digitale su piccoli e grandi formati. E’ uno strumento ottimale per garantire stampe di alta qualità in tempo reale, piccole tirature, allestimenti fieristici”. Mentre scambiamo quattro chiacchiere in ufficio, Sandro sistema i file prima di procedere con la scrittura delle lastre di stampa (tutte le fasi, dall’ideazione alla stampa, vengono svolte in azienda) e verifica con il collaboratore Paolo l’ottimizzazione della scala colori, senza distogliere l’attenzione dal computer necessario alla composizione grafica.
“Aver lavorato da piccolo con mio padre, quando ancora si componeva con i piombi – precisa Radici – mi ha consentito di apprendere l’essenza del nostro lavoro, senza precludere all’azienda la possibilità di inserire le nuove tecnologie. Viviamo in un’epoca in cui si fa troppa fatica a dare valore alle competenze e alla qualità, per questo sono orgoglioso di avere “un mestiere” e di poter passare anche ai miei figli, Vittoria e Cristiano, un prezioso testimone”.