Pullman, i Comuni si appellano alla Provincia

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Data pubblicazione: 

17/03/2005
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Continuano i disagi causati dal nuovo piano di trasporti provinciale, in vigore dal 1° gennaio, per gli utenti della Valgandino. Dopo una riunione, il 26 gennaio scorso, con i responsabili di Provincia e Sab per apportare le opportune modifiche al nuovo servizio, i sindaci di Gandino , Gustavo Maccari, di Cazzano Sant'Andrea , Nunziante Consiglio, di Leffe , Gianni Pezzoli, di Peia , Santo Marinoni, e di Casnigo , Luca Ruggeri, chiedono in un documento congiunto «un nuovo ed urgente incontro con la Provincia e la Sab per addivenire ad una concreta e definitiva soluzione sulle problematiche in essere, con lo spirito di dialogo costruttivo che sin qui ha contraddistinto l'agire di queste Amministrazioni».
In particolare, nel loro documento i primi cittadini della Valgandino fanno riferimento al testo di undici punti in cui, durante l'incontro del 26 gennaio in via Tasso a Bergamo con l'assessore provinciale ai Trasporti Felice Sonzogni, i funzionari della Provincia e i responsabili della Sab, erano state raccolte le problematiche emerse sul territorio in merito al nuovo servizio degli autobus. Tra le richieste più urgenti, le sistemazioni di orario, l'aggiunta di corse negli orari di punta e nei festivi, la variazione di alcuni percorsi attuati a gennaio in via sperimentale.
Tutte condizioni che, se non risolte, continueranno a provocare «gravi disagi a Casnigo e alla zona di via Rimembranze a Gandino. Per quest'ultima situazione, i cittadini si sono riuniti in comitato e hanno raccolto centinaia di firme», si legge nella lettera dei sindaci.
Inoltre, i primi cittadini si lamentano per le proposte avanzate dagli enti interessati dopo il primo incontro di fine gennaio, sottolineando che «alla data odierna, risultano ancor oggi insufficienti i correttivi che Provincia di Bergamo e Sab hanno adottato per porre rimedio ad una situazione assolutamente insopportabile per gli utenti della Valgandino». Soprattutto perché, «in quell'occasione, la Provincia di Bergamo e la Sab hanno dato ampie garanzie affinché entro il 25 febbraio tutto potesse essere ripianificato, ottimizzato e attivato», ribadiscono i primi cittadini. Riguardo alla variazione del percorso di via Rimembranze a Gandino, nella riunione del 26 gennaio veniva concordato un sopralluogo tecnico sul posto, avvenuto il 7 febbraio. Successivamente, il 23 febbraio è pervenuta al Comune di Gandino «una proposta di variazione dei percorsi che non corrispondeva a quella stabilita in precedenza a livello informale durante il sopralluogo. A seguito di ulteriori solleciti, è pervenuta in data 10 marzo un'ulteriore risposta della Provincia rispetto agli undici punti rappresentati a fine gennaio nel corso dell'incontro con l'assessore. Anche in questo caso le risposte alle necessità reali e conclamate dell'utenza risultano assolutamente insufficienti», spiegano i sindaci.
Interpellato sulla questione, l'assessore provinciale Felice Sonzogni preferisce non commentare e si limita a dire: «Stiamo valutando la situazione, al momento non sono in grado di dire niente in merito. Mi riservo di verificare le azioni compiute rispetto alle decisioni precedentemente intraprese».

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