Piromani scatenati, bosco in fiamme

Fuoco sulla strada per la Valpiana. Il rogo ha anche minacciato una cascina

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09/02/2004
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Sono stati impiegati anche tre elicotteri per spegnere l'incendio nel bosco di Gandino (foto Fronzi)

Torna in Valgandino l'incubo dei piromani: nel primo pomeriggio di ieri un incendio boschivo è scoppiato lungo la strada per la Valpiana.
L'incendio è di natura chiaramente dolosa essendo stato innescato in punti diversi, tra cui Fontanèi e Ronco del Mago dove sorge la cascina di Teresa Servalli, lambita dalle fiamme ma scampata al fuoco grazie all'intervento dei vigili del fuoco. L'edificio rurale, già due anni fa, in febbraio, era stato minacciato da un incendio appiccato in circostanze analoghe e anche allora ne era uscito indenne.
Il fuoco, divampato verso le 13.30, è risalito lungo il versante fino a raggiungere la cima del monte Corno, spartiacque tra la Valpiana e la Val d'Agro, bruciando circa sei ettari di bosco ceduo e incolto e provocando ingenti danni ambientali. Sono intervenuti in forze i vigili del fuoco di Bergamo, Clusone e Gazzaniga con quattro squadre e diverse autobotti (fra cui il nuovo Daily in dotazione a Gazzaniga con modulo antincendi), i volontari delle squadre della Comunità montana Valle Seriana, di Gandino, Vertova e Pradalunga, gli uomini delle Forestale della stazione di Vertova e i carabinieri della stazione di Gandino. L'opera di spegnimento e di bonifica si è protratta fino a sera, con l'ausilio di due elicotteri del servizio antincendio della Regione, a cui si è aggiunto un terzo, inviato dal comando dei vigili del fuoco. Gli elicotteri, attingendo con la benna alla vasca allestita in località San Gottardo di Cirano, hanno effettuato numerosi lanci d'acqua soprattutto nelle zone impervie dove il fuoco si annidava tra le rocce. I lanci si sono susseguiti fino al tramonto mentre gli uomini provvedevano a bonificare le zone dove il fuoco era stato spento. Al momento in cui si sono sviluppate le fiamme nella cascina Ronco del Mago c'erano la proprietaria, la figlia e i nipoti.
«È stato un mio nipote – ha raccontato la figlia – ad accorgersi del fuoco che stava risalendo il prato avvicinandosi alla casa. Abbiamo dato l'allarme e sono arrivati i pompieri che lo hanno spento con gli idranti. Mio figlio si era allontanato dalla cascina alle 12.30 senza notare nulla di anormale, ma all'una e mezza il fuoco ha fatto la sua comparsa. Quando siamo usciti abbiamo visto un denso fumo salire anche dal monte Corno».

Autore: 

Franco Irranca

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