Rinviata di una settimana per la coincidenza con le sfilate di Carnevale, si è svolta domenica scorsa a Gandino la tradizionale Festa della vita organizzata dalla scuola materna in collaborazione con il Comune e la parrocchia. Per la verità una prima anteprima si è svolta domenica 3 febbraio, quando durante la Messa in basilica sono stati festeggiati i bambini battezzati dal marzo 2006 a questo mese.
Domenica la festa vera e propria, iniziata con la consegna di un riconoscimento da parte dell'Amministrazione a tutti i nati del 2007. Oltre al sindaco Gustavo Maccari erano presenti anche gli assessori Carlo Repetti e Filippo Servalli. Nel salutare i 42 nuovi gandinesi il sindaco ha ricordato, facendoli propri, alcuni punti della lettera della Conferenza episcopale italiana legata al tema della vita, per la quale «è necessario, in ogni momento e ad ogni livello, rispetto incondizionato».
Concetto ribadito anche dal grande striscione retto da alcuni papà, che apriva il corteo che ha attraversato le vie del centro storico e raggiunto il sagrato della basilica. «La vita è un dono da amare, coltivare e servire» era lo slogan preparato dai bambini durante le attività didattiche e ribadito a più voci nel corso di un momento di riflessione, proposto dal prevosto monsignor Emilio Zanoli e dalle insegnanti, guidate da suor Modesta Locatelli.
Il lancio in cielo di centinaia di palloncini rossi a forma di cuore ha fatto esplodere la gioia dei bambini e delle famiglie. E in basilica sono entrati anche alcuni ospiti particolari: i pesci rossi e le tartarughe che i bambini della materna hanno accudito in questi mesi, nell'ambito di un lavoro di attenzione alla vita. La giornata si è conclusa con un rinfresco in oratorio.