Ok all'asilo nido consorziato

Ospiterà 35 bimbi a Leffe. Assistenza domiciliare, si fa squadra

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19/12/2007
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Il nido consorziato di Leffe ha ricevuto l’ok anche da Gandino
Con il sì di Gandino dato dal Consiglio comunale nella sua ultima seduta, prende corpo in Val Gandino l'asilo nido comunale consorziato con Leffe, Peia, Casnigo e Cazzano Sant'Andrea, Comuni che già avevano sottoscritto lo schema di convenzione per il biennio 2007-2008 e 2008-2009. In attesa dell'approvazione anche da parte della Provincia, i Comuni si sono attrezzati per realizzare, accanto alle elementari di Leffe, uno spazio per 35 bambini.
«La domanda per l'inserimento dei bambini all'asilo nido – ha spiegato il sindaco Maccari – è cresciuta notevolmente e, nonostante abbiamo già nel paese un asilo nido privato, abbiamo richieste per coprire i requisiti minimi previsti dal regolamento» che, per Gandino, garantiscono almeno cinque posti. «L'utilizzo di un regolamento comune a tutti i nostri paesi – ha proseguito – ci offre inoltre la possibilità collaborare anche con gli altri Comuni della Valle».
Il gruppo Lega Nord, all'opposizione, si è astenuto: «Accanto al regolamento manca un adeguato piano economico», ha replicato il capogruppo Mirko Brignoli.
Il Consiglio ha approvato inoltre a maggioranza il nuovo regolamento del Servizio di assistenza domiciliare, la cui ultima modifica risaliva al 1995. Un regolamento esaminato da commissioni tecniche, composte anche da psicologi e assistenti sociali, e in seguito approvato dal Consiglio dei soci, l'assemblea dei sindaci della valle. Un regolamento che vuole disciplinare l'utilizzo di questo servizio in tutta la Valle Seriana, cosa che non era prevista nel precedente documento.
«Il Servizio di assistenza domiciliare è un programma assistenziale personalizzato, che mira a consentire la permanenza, al loro domicilio, delle persone in difficoltà, soprattutto gli anziani – ha spiegato Carlo Repetti, assessore ai Servizi sociali –. Si va dalla cura e igiene personale all'assistenza per l'assunzione dei farmaci, ma si cerca anche l'aiuto e il supporto dei famigliari, e la collaborazione tra vicini e volontari». Il servizio viene erogato tramite la collaborazione con la Società servizi Val Seriana, che affianca da tempo il Comune nelle attività di servizio sociale, fornendo l'assistente sociale e il personale specializzato.
Il gruppo Lega Nord, all'opposizione, si è astenuto dal voto manifestando, per voce del consigliere Sara Bonazzi, la sua approvazione per l'istituzione del servizio, ma lamentando le modalità con cui si è arrivati al voto. «I tempi sono stati troppo lenti – ha insistito il capogruppo Mirko Brignoli – e non siamo d'accordo sul fatto che questo regolamento proposto dall'assemblea dei sindaci venga approvato senza modifiche da parte del Consiglio comunale». Come risposta, il sindaco Gustavo Maccari ha sottolineato come «l'intento di un regolamento unico, e comunque già sottoposto a doppia discussione da parte di tecnici e dei sindaci, è quello di garantire un servizio efficiente in tutti i nostri paesi, che possa funzionare bene e garantire dei buoni risultati». Il Consiglio ha anche approvato il nuovo regolamento per la consulta degli stranieri.
«Le modifiche sono state poche, visto che il regolamento è recente e risale al 2004 – ha spiegato il consigliere Luca Bosio –: abbiamo cercato di snellire le procedure, per rendere il regolamento più simile a quello delle consulte di Cirano e Barzizza, ma lo abbiamo anche completato, affiancando ai diritti anche i doveri degli appartenenti». L'intero Consiglio ha dato il suo ok alla novità che stabilisce l'obbligo, per la consulta degli stranieri, di relazionare, su richiesta del Consiglio comunale, riguardo al suo operato e ai progetti futuri, così come avviene già per le consulte di Cirano e Barzizza. Il regolamento è stato approvato all'unanimità, anche se il capogruppo della Lega Nord, Brignoli, ha tenuto a precisare che «siamo d'accordo con le modifiche introdotte nel regolamento, ma non con l'esistenza della consulta. Ci riserveremo infatti di chiedere un'interpellanza in modo che relazioni sul suo operato, per verificarne l'effettiva utilità».
A maggioranza e con il no della Lega è stato licenziato anche il nuovo regolamento di Polizia mortuaria. Vista la disponibilità di spazi all'interno del cimitero, è stato realizzato uno studio statistico, da cui è risultato che è possibile allungare le concessioni dei loculi da trenta a quarant'anni, in modo da non avere né un esubero di posti liberi, né il problema della mancanza di spazi.

Autore: 

Claudia Pezzoli

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