Mostra azzurra. C’è pure una zolla di Berlino

Apre oggi l’esposizione di francobolli e cimeli legati alla Nazionale, a dieci anni  dalla vittoria del 2006

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30/06/2016
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Leonardo Spampatti con alcuni dei cimeli in mostra a Gandino

La Germania campione del mondo fa paura, ma in Val Gandino hanno deciso di stringere… i dentelli.
Apre oggi alle 18, nella Sala Ferrari di Piazza Vittorio Veneto a Gandino, la mostra filatelica «Le Stelle della Nazionale», dedicata ai Mondiali di calcio e al decennale della vittoria di Berlino 2006. La mostra (ingresso libero) resterà aperta sino a domenica, 3 luglio, ogni giorno dalle 18 alle 22,30, sabato e domenica anche dalle 10 alle 12,30. Ad organizzarla il Gruppo Filatelico Valgandino e in particolare Leonardo Spampatti, 41 anni di Cazzano Sant’Andrea, che vanta una raccolta incredibile di cimeli a tema. Alla pratica sul campo (è allenatore nelle giovanili dell’Us Cazzano) Leonardo unisce infatti la passione per i francobolli, collezionando tutto quanto riguardi il calcio e la Nazionale.

«Oltre alla collezione filatelica delle quattro edizioni vittoriose dell’Italia – spiega – saranno esposte una maglia con autografi della rosa 2006 ed una francese (realizzata in tiratura limitata per la finale) con la firma dello sconfitto Zinedine Zidane». Fra i pezzi pregiati ci sono locandina originale e biglietto di ingresso per la semifinale del primo Mondiale del 1930 in Uruguay, un pallone e un foglio di francobolli di Spagna 1982, con le firme dei calciatori, di Bearzot e di Renato Guttuso, che disegnò il bozzetto immortalando il trofeo stretto fra le mani di Zoff.
La chicca è la zolla (numerata e certificata) del terreno di gioco dell’Olympiastadion di Berlino, dove il 9 luglio si disputò la finale. «Proviene - spiega Leonardo - dal settore IV, più o meno la zona in cui Materazzi fece il fallo che portò al rigore e all’effimero vantaggio francese». Ci sono anche i francobolli emessi in Francia per l’Europeo 2016, che diventano animati se inquadrati con lo smartphone. Chissà non ci sia da aggiungerne uno… tinto di azzurro.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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