Montalcino, la sede del Brunello firmata da Gandino

La Edilmario sta lavorando al recupero di un complesso del XIV secolo che da fine anno ospiterà il Consorzio del prestigioso rosso toscano

Pubblicato da: 

|

Data pubblicazione: 

20/02/2016
|

Letture: 

2596
Veduta dall’alto del complesso di Sant’Agostino a Montalcino dove la  Edilmario sta realizzando la nuova sede del Consorzio del Brunello
Roberto, Mario e Fabio Savoldelli
Gallette di Mais Spinato ieri alla vetrina mondiale Benvenuto Brunello

Aprire nuovi orizzonti, forti di sessant’ anni di attività e di un valore unico e imprescindibile: il lavoro.
La Edilmario di Gandino ha trovato una seconda giovinezza sulle incantevoli colline toscane, fra Siena e Grosseto, dove, nelle ultime settimane, ha avviato il cantiere per la creazione della nuova sede del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. L’impresa, nata nel 1956 per opera di Mario Savoldelli, è oggi gestita dai figli Roberto e Fabio, che seguono rispettivamente le attività amministrative e quelle di cantiere. «La crisi – raccontano all’unisono – ha stravolto le certezze su cui abbiamo impostato per anni il nostro lavoro. Siamo ripartiti dai valori manuali e morali che papà Mario e mamma Lucia ci hanno trasmesso, evitando di finire nella spirale perversa delle commesse al ribasso. Abbiamo puntato decisamente sulla qualità dei materiali e la specializzazione delle maestranze (una decina gli addetti, Ndr), con attrezzature d’avanguardia e la capacità di rispondere al meglio alle necessità di una clientela d’alto livello».
Sul sito aziendale balza subito all’occhio la scritta «edilizia spettacolo». Il riferimento è ai progetti degli ultimi anni in terra toscana e in particolare al Forum Fondazione Bertarelli, avveniristico teatro che nella Maremma toscana ospita eventi culturali e concerti di musica classica. «Progettato dal bergamasco Edoardo Milesi – spiega Roberto Savoldelli – il Forum è posto all’interno dell’azienda vitivinicola Collemassari, di proprietà della famiglia Bertarelli, che nel 2003 guidò la vittoriosa spedizione di Alinghi all’America’s Cup di vela. È una sala concerti dalla particolare forma ovoidale, in un’area di 30 mila metri quadrati, con una superficie di 1.280 metri quadrati interrati e 800 fuori terra». Un gioiello acustico per la musica dal vivo non amplificata e per la Edilmario una commessa di oltre 2 milioni di euro. Inaugurato a giugno 2015 dopo due anni di lavoro, il Forum è stato l’ideale biglietto da visita per acquisire, a Montalcino, l’appalto per l’articolata ristrutturazione del complesso monumentale di S.Agostino, che risale al XIV secolo. «Il cantiere del Forum – sottolinea Fabio Savoldelli – aveva aspetti tecnici di particolare complessità. Si è rivelata vincente la possibilità da parte della nostra impresa di produrre in cantiere il calcestruzzo.
A Montalcino è invece stata premiante la nostra attenzione all’antico e il Seminario vescovile di Siena ci ha affidato il risanamento strutturale della chiesa, dove è in fase di completamento il recupero degli antichi affreschi. Il complesso comprende due chiostri e un palazzo, dove abbiamo ora aperto un nuovo cantiere: è infatti destinato a ospitare da fine 2016 la sede del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. Un impegno del valore di un milione di euro». Il risanamento di antiche strutture è nelle corde dell’impresa gandinese, che in Bergamasca ha lavorato per esempio al Museo della Basilica di Gandino, all’ex chiesa di Santo Spirito a Casnigo e alle chiese di San Bartolomeo e San Giuliano ad Albino. «La sede del Consorzio Brunello prevede circa mille metri quadri di uffici e sale di rappresentanza, in un contesto architettonico delicato e prestigioso ».
Quest’anno il Brunello di Montalcino festeggia il 50° dell’assegnazione della Doc, mentre la Edilmario celebra i 60 anni di attività: impossibile non brindare.

E il Mais Spinato brinda alla vetrina mondiale

I «muratori» della Edilmario sono alfieri della tradizione, ma anche ambasciatori della gastronomia made in Bergamo.
La storia è semplice: al momento di siglare il contratto per la nuova sede che ospiterà a Montalcino il Consorzo del Brunello, i fratelli Savoldelli hanno messo sul piatto una condizione: portare all’annuale degustazione mondiale il Mais Spinato di Gandino. «Gallette, frollini e farina - sottolinea Fabio, socio della Comunità del Mais Spinato - non sono soltanto il dono di rappresentanza dell’impresa, ma racchiudono la storia della nostra terra e quella della nostra famiglia. Papà Mario è nato a Cà Parecia, l’antica cascina gandinese dove è stato recuperato il seme originale dello Spinato».
L’apprezzamento per l’eccellenza della Val Gandino è andato, per parte toscana, al di là dei semplici convenevoli. Da ieri al 22 febbraio, le Spinette, gallette di solo mais, accompagnano ufficialmente il nobile vino toscano a «Benvenuto Brunello», la quattro giorni che presenta a stampa ed esperti di tutto il mondo l’annata che sta per essere lanciata sul mercato e le anticipazioni dell’ultima vendemmia. Quest’anno l’anteprima avrà per protagonisti il Brunello 2011, il Brunello Riserva 2010 e il Rosso di Montalcino 2014. «Le Spinette - spiega Filippo Servalli, presidente della Comunità del Mais Spinato - verranno utilizzate, in versione originale e soft, per “pulire la bocca” fra una degustazione e l’altra.
Un’opportunità di prestigio che premia il lavoro di relazione di questi anni».

Autore: 

Giambattista Gherardi

Autore: 

webmaster
|