«Un parroco di preghiera e d'azione». Così viene ricordato il gandinese monsignor Giovanni carnazzi in un volume che viene presentato questa sera alle 20,30 nel salone Maconi del centro pastorale di via Bettera, a Gandino.
«Si tratta - spiega il prevosto monsignor Emilio Zanoli - di un'opera edita dalla parrocchia della Cattedrale di Bergamo, dove monsignor carnazzi ha operato per vent'anni, dal 1977 al 1997. Il volume è stato curato da Mimma Forlani e dal figlio Francesco Giambelluca e ci offre l'opportunità di conoscere meglio e apprezzare la figura e l'opera di questo stimato sacerdote nostro compaesano».
Il volume ripercorre diverse tappe sacerdotali del defunto e contiene testimonianze di chi l'ha conosciuto, con la prefazione del vescovo Roberto Amadei, che ricorda di monsignor carnazzi «il profondo amore alla Chiesa, l'entusiasmo sacerdotale, l'obbedienza ai superiori, l'opera educativa, la schiettezza di carattere, il dono del consiglio».
monsignor carnazzi, classe 1921, era stato ordinato sacerdote il 26 maggio 1945 e nominato curato a Nembro. Per 18 anni è stato vicerettore di Teologia in Seminario, dal 1949 al 1967. Nominato canonico del Capitolo della Cattedrale nel 1976, era molto legato anche a Martinengo, dove fu parroco dal 1967 al 1977 e dove è stato sepolto. Nel 2005 aveva festeggiato a Gandino il 60° di sacerdozio: aveva donato nove testi sacri antichi per il Museo della basilica e aveva ritirato il riconoscimento di «Giusto per le nazioni» conferito dallo Stato di Israele agli zii Francesco Lorenzo e Maria Chiara carnazzi Nodari, che tanto fecero per proteggere gli ebrei dalla persecuzione.
monsignor carnazzi prete d'azione
19-03-2009