Mons. Antonietti La sua effigie dono al Comune

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10/02/2007
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Un prezioso dono è entrato a far parte del patrimonio comunale di Gandino, grazie all'elargizione di un cittadino, Pierino Bertocchi, che ha voluto ricordare il compianto monsignor Giovanni Antonietti in occasione dell'ottantesimo anniversario della fondazione della «Casa dell'orfano» di Ponte Selva.
Si tratta di un bassorilievo in bronzo, opera dello scultore Luigi Oldani di Dalmine, che riporta l'effigie di monsignor Antonietti e che è stato collocato nell'ufficio del sindaco.
Lo scorso novembre ricorreva il trentesimo anniversario della morte del sacerdote, nato a Cirano (frazione di Gandino) nel 1892. Egli operò quale cappellano militare nel battaglione Stelvio del V Alpini, dove meritò due medaglie d'argento al valor militare. Fu lui nel 1922 a benedire il gagliardetto della sezione di Bergamo dell'Associazione nazionale alpini alla sua fondazione. Smessa la divisa nel 1920 e ripreso il servizio sacerdotale in diocesi, si attivò per seguire i tanti orfani creati dalla guerra e pensò ad una casa che potesse dar loro asilo ed educazione. Nacque così nel 1925 la Casa dell'Orfano, che accolse dapprima una trentina di ragazzi e moltiplicò spazi e ospiti sino a raggiungere gli oltre 20.000 assistiti.
Monsignor Antonietti affidò la Casa ai sacerdoti di Don Orione nel 1969. Morì nel 1976 e fu sepolto nella chiesa eretta all'interno della «Casa dell'orfano». La comunità gandinese ne ricorda la figura e soprattutto la comunità di Cirano ne serba un grato ricordo. Monsignor Antonietti fece dono alla frazione dell'area su cui vennero erette le scuole (inaugurate nel 1951), l'asilo e l'oratorio. Fu prodigo di elargizioni anche in occasione della ricostruzione della parrocchiale, inaugurata nel 1975, dopo il crollo del campanile del 1968. A lui è intitolata una piazza di Cirano.

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