Nelle nostre comunità ci sono figure che più di altre rappresentano la sintesi delle doti di amicizia, cordialità e solidarietà che la gente bergamasca è capace di esprimere.In ogni Parrocchia, in tutti gli Oratori ci sono persone che hanno a cuore le strutture e l’animazione delle varie attività e portano avanti tutto questo con tantissima dedizione, con la semplicità di un sorriso e un’immensa disponibilità.Anche Gandino ha la fortuna di godere della presenza di alcune figure di questa categoria “da scudetto”: l’Oratorio del Sacro Cuore deve l’esistenza e il mantenimento delle proprie attività all’impegno di tanti collaboratori.

Fra di loro impossibile non citare Mario Mantovanelli, che da decenni segue l’attività delle squadre CSI, si preoccupa del loro allestimento, delle maglie e del campo, delle trasferte e anche della “tattica”, nonostante questa sia assolutamente relativa. Mario ha a cuore semplicemente il bene dei ragazzi. Sa quanto è importante che in Oratorio trovino anche occasioni agonistiche per crescere, misurarsi con se stessi e con gli altri. Mario è davvero un grande sportivo: non c’è solo il calcio nel suo “albo d’oro”. Bisogna citare per forza di cose il tennis, per il quale aveva una passione davvero grande. E’ grazie a lui che la palestra dell’Oratorio era un funzionale campo coperto. Da quanti anni Mario è in Oratorio?Nessuno può rispondere, bisogna chiederlo a lui, se si ricorda. Bisogna chiederlo a lui, bisogna chiedere a lui le chiavi per lo spogliatoio, oppure una mano per finire un lavoro.

Mario c’è sempre. Se ti serve un favore, un aiuto, o magari la semplice disponibilità per chiudere un cancello alla sera, lui c’è. Dal 5 agosto scorso, Mario non c’è. Mario se ne è andato (ma sarà poi vero?) per un incidente assurdo, per una fatalità incredibile che rende ancor più inspiegabile un vuoto che pesa maledettamente. Un vuoto che sembra essere di pietra, che non può essere un vuoto leggero. Per il nostro oratorio, per il Gruppo Bolivia, per la Comunità di Gandino che ha voluto esserci compatta al momento del saluto, Mario c’è ancora. Mario è presente in tutte le attività, quando pensiamo alla necessità di istituire una squadra, di andare avanti nella strada difficile ma stimolante per la ricostruzione del nuovo Oratorio. Mario è presente nell’impegno cui ognuno è chiamato. Mario è la risposta, è l’esempio da seguire, silenzioso e onesto, quando ci assale il dubbio di non avere tempo e voglia per gli altri, soprattutto per i ragazzi. Mario c’è ancora, Mario c’è sempre.