Dietrofront sull’annunciata chiusura del punto
Vince la passione di tanti fedeli collezionisti
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Tanto tuonò che, per fortuna, non piovve.
In un’estate segnata dal maltempo era giunta come un fulmine a ciel sereno, lo scorso giugno, la notizia della soppressione a Gandino dello Sportello filatelico nell’ufficio postale, uno dei tre nella Bergamasca insieme a Bergamo città e Lovere. I collezionisti hanno invece potuto tirare un sospiro di sollievo, c’è la conferma: lo Sportello Filatelico resta attivo.
Per comprendere la questione occorre ritornare al 2012, quando Poste Italiane ha varato un piano di razionalizzazione della rete, che nella sua operatività prevedeva per quest’anno la soppressione di sportelli filatelici periferici in tutta la Penisola. Un piano condivisibile negli obiettivi di taglio delle spese, meno nelle modalità, che poco tenevano conto della dislocazione degli sportelli e soprattutto degli introiti che l’afflusso di appassionati garantisce a Poste italiane.
Una sentenza del Tar del Lazio del 29 gennaio 2014 ha sancito l’illegittimità dei criteri adottati dalla società, soprattutto per quanto concerne il servizio postale, ribadendo che il fondamento delle scelte organizzative deve essere il pubblico servizio.
Due circoli di appassionati
A metà luglio è arrivato il dietrofront, particolarmente atteso a Gandino, dove dal 1969 è attivo il Gruppo filatelico Valgandino, oggi presieduto da Eugenio Mecca, cui si è aggiunto nel 1995 il Centro culturale postale, fondato da Flavio Caccia e Antonio Torri, di recente scomparso. Proprio la presenza di due circoli di appassionati ha offerto la leva decisiva alle responsabili degli uffici locale, provinciale e regionale che hanno segnalato l’incongruenza della soppressione.
Il «piano B» di Posteitaliane ha infatti rimodulato i tagli, mantenendo gli sportelli filatelici dove vi sia almeno un circolo attivo. Al tempo stesso, è stato rivisto il modello distributivo dei materiali filatelici.
Primo annullo per Loverini
«Per noi è un grande sospiro di sollievo – sottolinea il presidente Mecca – che indirettamente riconosce il nostro ruolo e la nostra storia. Gandino è un punto di riferimento importante per gli appassionati che collezionano francobolli e annulli postali. Lo sportello è stato aperto nel 2000 proprio per gli alti volumi sviluppati dai collezionisti della Val Gandino e della Val Seriana». Nel 1979 il Gruppo filatelico Valgandino fu fautore di un primo annullo commemorativo, dedicato al 50° della morte del pittore Ponziano Loverini.
Negli ultimi anni ne sono seguiti altri venti nei vari paesi della Valle, accompagnati da mostre e attività didattiche molto apprezzate. Il 30 novembre 2013 l’annullo commemorativo del centenario della morte dell’aviatore Giuseppe Nosari emesso a Gandino è stato abbinato all’emissione di un folder numerato andato a ruba, con richieste anche dall’estero.
Un errore intrigante
«È importante riaffermare il valore culturale del nostro hobby – aggiunge Mecca – senza perdere di vista risvolti economici che per Poste italiane non possono essere ritenuti secondari». A chi fosse in cerca di rarità, Gandino propone anche un intrigante «errore», datato 2 luglio 2000. Quel giorno, in occasione di una mostra legata al Giubileo, le Poste utilizzarono un errato timbro guller, l’annullo ordinario circolare con luogo e Cap dell’ufficio di partenza.
Il timbro utilizzato quel giorno recava il cap 24042, invece del corretto 24024. Un errore veniale, che per i collezionisti diventa ipotesi intrigante di grande valore.